martedì 26 febbraio 2013

Scandinavia - Studio Snøhetta


Benvenuti in Scandinavia - Kjetil Thorsen e la "creatività collettiva" di Snøhetta, lo studio di architettura norvegese che sta riprogettando Time Square a New York

Clara Svanera

Kjetil Thorsen è un architetto di fama internazionale, classe 1958, è il fondatore e l'anima dello Studio Snøhetta , il più prestigioso studio di architetti in Norvegia ed uno dei più reputati al mondo . Insieme al suo gruppo, in 25 anni di carriera, ha realizzato opere magnificenti in ben 40 paesi diversi, grazie all'idea vincente di fondere architettura e paesaggio sia in senso estetico, sia dal punto di vista dell'eco-compatibilità. Dalla ricostruzione della biblioteca alessandrina di Alessandria d'Egitto, realizzata nel 2002, a forma di disco che emerge dalla terra, passando per il Petter Dass Museum ad Alstahaug (2007), sino all'opera-icona di Oslo, l'Opera House (2008).
E poi la Hunt Library a Raleigh, il King Abdulaziz Center for Knowledge and Culture a Dhahran, il Ras Al Khaimah Gateway Project, l'ampliamento del Museo di Arte Moderna a San Francisco, fino al National September 11th Memorial and Museum al World Trade Center a New York. Solo per citare le opere più incisive.
Adesso Thorsen e la sua equipe sta affrontando un'altra ambiziosa sfida: la riqualificazione urbana attorno a Times Square a New York. Snøhetta si è imposto come lo studio-icona dell'architettura contemporanea grazie anche ai numerosi riconoscimenti internazionali. Due volte vincitore del World Architecture Award for the Best Cultural Building: nel 2002 per la Biblioteca di Alessandria e nel 2008 per la Oslo Opera House.
Nel 2004 lo studio ha ricevuto l'Aga Khan Award for Architecture, nel 2009 il premio Mies van der Rohe e nel 2010 l'European Prize for Urban Public Space e l'International Architecture Award and The Global Award for Sustainable Architecture.
Snøhetta ha un approccio collettivista, sembra che più della firma del singolo conti il collettivo. Visitando la pagina web di Snøhetta si ha addirittura l'impressione che non ci sia un organigramma, i dipendenti sono ordinati non in base alla posizione occupata e neanche per cognome, ma per nome. Niente gerarchie, niente monopoli, ma un collettivo funzionante e entusiasta.

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