Ho cominciato ad apprezzare il modo di fare film del regista Kim Ki-Duk, non sempre i suo film sono semplici da seguire, e quasi mai diretti. Spesso pesanti per i loro lunghi silenzi, ma bisogna saperli apprezzare proprio per questo per per molte altre qualità; ma devo per forza trovare un modo per dire che non apprezzo molto invece il suo modo morboso di trattare certi argomenti nei suoi
ultimi film. I suoi personaggi sembrano portati allo stremo nel tentativo di dimostrare qualcosa che forse non convince molto bene neppure il regista. Ne La Samaritana e in questo film, Time, il regista si lascia un po' troppo prendere la mano, i suoi personaggi cercano in tutti i modi di comunicare qualcosa di molto profondo, qualcosa che potrebbe essere anche molto bello, se non fosse per il fatto ch
e il modo in cui lo fanno risulta agli occhi dello spettatore come un gesto incoerente di una persona un po' troppo fuori dagli schemi, e forse neanche troppo normale. Insomma, rischia di insorgere il disprezzo più che l'assenso, e forse arrivati alla fine del film si vorrebbe dire che è bello, ma qualcoa ci trattiene dal farlo, e questo qualcosa sono sneza dubbio le facce allucinate dei personaggi che alla fine del film si sono perse più di noi, e faticano a trovare il senso di ogni loro gesto compiuto fino a quel momento. Dove può portare l'amore? Nessuno di noi lo sa, può portare anche a gesti estremi, può farci cambiare, anche radicalmente, può farci diventare pazzi, ma, sinceramente, può l'amore portarci a fare di questo sentimento l'unico motere della nostra vita senza aver più rispetto del nostro corpo?Voto con un 7 scarso, e me ne dispiaccio, Ferro 3 è di gran lunga migliore, un capolavoro in confronto, e assolutamente da vedere.
T.M.