venerdì 19 novembre 2010

Incompleto

Vivi le tue giornate, costantemente diviso, costantemente sospeso. Osservi il mondo con una certa tensione che senti vibrare nelle dita, e vorresti afferrare qualsiasi cosa, e a volte lo fai, ma la sensazione resta.
Cammini con la mente vuota, scoraggiato, imprecando contro tutto quello che appare irrisolto, contro tutte quelle persone che sembrano svuotare di senso ogni tuo gesto, tutta quella parte della tua vita che vorresti aver vissuto appiento, ma che ti sembra di aver sprecato, e non puoi più rimediare.
Incompleto è quel pensiero che ti fa prendere a pugni il cuscino, senza un motivo, solo per sfogarti. Incompleto, di senso, di forma. Incompleto il tuo cuore che sanguina ogni volta che si apre al mondo, eppure non riesce a non farlo, e viene lentamente corroso dall'indifferenza.
Incomplete le ombre che si formano al passaggio dei tuoi desideri, alla luce di una candela che brucia ogni tua speranza, e ti vedi, chino su quel tavolo, a pensare a quei vuoti di senso che accompagnano ogni tuo risveglio.
Ma è ora di sollevare la testa, volgere il viso al cielo e lasciarsi inondare di coraggio; raccogliere quei pezzi che restano, figure incomplete di pensieri, di sogni iniziati e mai portati a termine, brandelli di vita che hai trascinato con te, logori e stanchi. Guardare negli occhi le persone e offrirgli una nuova parte di te, e sperare solo di ricevere in cambio ciò che ancora non conosci, e che forse neppure loro sanno ancora di possedere.

T.M.

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