giovedì 16 aprile 2020

Benvenuti a Marwen


Mark Hogancamp mette in scena nel proprio prato le gesta di un suo alter ego di nome Hogie in un fittizio villaggio belga, durante la Seconda Guerra Mondiale. Hogie è un pilota americano in lotta contro i nazisti e protetto dalle donne di Marwen, che sono poi la trasfigurazione delle donne che hanno aiutato Mark durante la sua terapia. Egli è infatti reduce da un pestaggio di natura omofoba e da una lunga ma insufficiente riabilitazione, tanto da aver perso sia la memoria sia la capacità di disegnare. Elabora la tragedia fotografando le scene che crea nel giardino, con bambole di donne eleganti e action figure di soldati. Quando arriva una nuova vicina, Nicol, Mark cerca di raddrizzare la propria vita e di liberarsi dalla dipendenza dagli antidolorifici. ...
Recensione:
Era molto che volevo vedere questo film, e alla fine ce l'ho fatta. Non so però se ne sono rimasto del tutto soddisfatto; infatti ci sono molti punti a favore, la storia, il fatto che prenda spunto da una storia vera, ed anche gli effetti speciali sono molto belli. Quello che però non mi convince del tutto è la narrazione, il modo in cui si è sviluppata, ad un certo punto appare ridondante e senza scopo, e quindi verso due terzi del film si comincia a perdere interesse su come si concluderà la vicenda. Questo non è per niente bello, anche perchè la storia in sè, come dicevo, è interessante, e meriterebbe uno sviluppo un po' più "appassionante", anche se forse di veramente appassionante non c'è molto. Però per empatizzare con il suo protagonista ci vorrebbero un po' meno salti di scena e un po' più di dialoghi sentiti, forse è questo che manca. Si percepisce un collage slegato che arriva alla fine senza che nemmeno uno se lo aspetti. Almeno così l'ho percepito io. 
Il mio voto è un 6,5.

T.M.

venerdì 3 aprile 2020

Hole - L'abisso


La giovane Sarah si è riposizionata in una cittadina nella campagna irlandese con il piccolo Chris, suo figlio. Chris è molto attaccato alla mamma, ma la rimprovera per avergli mentito quando gli aveva detto che il papà li avrebbe raggiunti. Sarah sa che non è facile spiegare certe cose ai bambini e perciò deve glissare: con il papà di Chris si intuisce che le cose sono finite in modo burrascoso e ciò non è stato estraneo alla decisione di andare in campagna. Arrabbiato, Chris corre verso il bosco. Sarah lo insegue e si imbatte in uno strano e gigantesco buco nel terreno, una voragine, proprio in mezzo agli alberi. Sarah recupera Chris e, sconcertata, ritorna a casa. Una notte, la donna si risveglia e scopre che Chris non è nel suo letto. Spaventata, lo cerca anche nel bosco, senza trovarlo. Rientrata in casa, proprio mentre sta chiamando la polizia, Chris ricompare come se niente fosse negando d'essersi mai allontanato. Ma c'è qualcosa di strano e Sarah se ne rende conto sempre di più...
Recensione:
Posso dire che questo film mi ha abbastanza deluso, nonostante le aspettative. Molti lo paragonano a "Babadook", e in effetti la tematica un po' si avvicina a quello stile. Resta però il fatto che stilisticamente il film si svolge in modo un po' troppo confusionario, ci sono allusioni, ma spesso troppo vaghe, e al contrario ci sono momenti in cui le situazioni sono talmente scontate e già viste che lo spettatore rischia davvero di perdere d'interesse. Si riesce comunque ad arrivare alla fine (si spera), però con l'amaro in bocca, in quanto l'ultimo terzo del film è davvero il meno chiaro, quello che invece di dare luce alle cose le oscura ancora di più, un po' come le immagini, sempre meno definite e buie. Non parliamo poi della scena finale, probabilmente inutile e fuori luogo, che rovina ancora di più il film.
Sostanzialmente non è stato molto convincente, nonostante ne siano stati apprezzati gli sforzi da molti altri recensori. Io non mi sento di dare la sufficienza, anche perchè l'intera struttura non riesce a reggersi in piedi da sola nemmeno per 10 minuti. Come si suol dire, molto fumo e niente arrosto. Per me è un 5. 

T.M.

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