sabato 26 gennaio 2008

Espiazione

La sensazione che ho provato nel guardare questo film è stata come la lettura di una poesia, i versi sono le immagini che accompagnano delicatamente il racconto, con caldi colori, luci e ombre che evocano i sogni, e gli sguardi, profondi, che penetrano lo schermo. Perdangono i suoni, che accompagnano i lunghi silenzi del film, suoni ritmati, che scandiscono i battiti del cuore, ansioso, di chi ha paura, fremente, di chi è innamorato. Il cuore non smette mai di battere, e martella incessante, come i tasti della macchina da scrivere, e produce invisibili parole d'amore, che giungono ai cuori lontani. Non trovo altre parole per descrivere questo film, mi ha fatto provare delle belle emozioni, e sicuramente mi ha fatto capire che esistono anche altri modi per vedere il silenzio, perchè solo alla fine del film ci si rende conto di quanto poco i personaggi abbiano parlato tra di loro, eppure sembra esserci stato un contatto continuo, un incessante susseguirsi di suoni, che forse è la sottile trama del racconto che si svela man mano che la storia avanza, e quella macchina da scrivere non è altro che uno strumento per legare il tutto, anche quando ormai non è più possibile, ma per dare almeno la parvenza che un cuore, con il suo aiuto, può ancora battere. Voto con un 8.5 perchè è assolutamente da vere, fino alla fine, e poi ancora.

T.M.

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