domenica 30 novembre 2008

Insieme a te non ci sto più - Caterina Caselli

...e scuote la Terra

Sarà vero che la vita non smette mai di riservarci delusioni? Forse non bisognerebbe parlare di delusioni, ma di Lezioni, dalle quali dovremmo imparare, grazie alle quali dovremmo crescere. Eppure la Terra si scuote sotto i nostri piedi, barcolliamo, spesso credimo di cadere, ma poi non succede, ci manteniamo in piedi, e aspettiamo la prossima scossa; ma non sappiamo quando arriverà, sappiamo solo che ci sarà, possiamo solo sperare che sia meno forte della precedente, che impariamo a sostenere l'equilibrio, che i nostri piedi restino ben piantati a terra, perchè comunque non c'è nulla intorno a noi su cui appoggiarci, nessun sostegno che ci dia un minimo di speranza, ci siamo solo noi.
I nostri muscoli sono indolenziti, la testa ci duole, la nostra gola non emette più un suono, troppo provata dallo sgolarci per chiedere aiuto, e ci troviamo al centro di quacosa che non comprendiamo, che ha una forma indefinita, ma che ci circonda, ne sentiamo la massa opprimente, riceviamo colpi, ma rimaniamo fermi, al centro di un vortice, dove l'aria non è calma, ma si addensa la tempesta, e non abbiamo nulla con cui ripararci.
E' inutile combattare quello che non riusciamo a capire, inutile sforzarci ad andare contro la corrente che ci investe, bisogna lanciarsi, e lasciarsi trasportare, ovunque essa ci porti, cercando di rimanere a galla, per continuare a respirare, quell'aria che ormai non ci appartiene, che ha il gusto acre della sconfitta, la sconfitta di noi stessi contro la nostra vita, perchè arriva il momento in cui abbiamo paura di cercare di capirla, e smettiamo anche solo di ascoltarla, per rimanere in silenzio, in attesa del suono che cambierà la direzione di tutto, quella corrente che prenderà i nostri piedi, e ci farà sentire non più il gelo ma il tepore del sole che sale tra le nuvole che stiamo raggiungendo, mano nella mano con la speranza, che ancora una volta è tornata a salvarci.

T.M.

lunedì 24 novembre 2008

Sympathy For Lady Vengeance

Alda Merini, da "Terra d'amore"

La verità è sempre quella,
la cattiveria degli uomini
che ti abbassa
e ti costruisce un santuario di odio
dietro la porta socchiusa.
Ma l'amore della povera gente
brilla più di una qualsiasi filosofia.
Un povero ti dà tutto
e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.

Alda Merini, da "Terra d'amore"

domenica 16 novembre 2008

La tua vita non passerà - Tiziano Ferro

False verità

Può capitare che la gente ci guardi, e ci dica che siamo imbrigliati nelle speranze di quello che vorremmo che gli altri fossero per noi. E forse è vero, restiamo ad aspettare che le persone che amiamo si accorgano di quello di cui abbiamo bisogno, e abbiamo paura che non se ne rendano conto, che vadano solo incontro ai loro bisogni, così le nostre speranze diventano le nostre paure, e non riusciamo più a vedere quelle persone con gli stessi occhi, le vediamo solo con la bramosia di farci amare, con il desiderio ardente che un giorno tutto vada alla perfezione, come dentro di noi immaginiamo; ma non succede quasi mai così, e dobbiamo rassegnarci a questo, liberarci di quelle catene che ci siamo creati da soli, e cominciare a vedere gli altri per quello che sono, accoglierli, quando vogliono venire da noi, lasciarli andare, quando vogliono abbandonarci. Niente più lacrime, niente false speranze, giù tutte le maschere, che ogniuno possa vivere le proprie emozioni, senza paura, così chissà che un giorno venga noi incontro quella persona che vuole condividere il sorriso con il quale l'accogliamo, e prenda dolcemente la nostra mano, e ci dica che quella è la più grande forza che aspettava di ottenere, il legame di un amore ricambiato, senza false promesse, ma solo con gioie sincere.

T.M:

sabato 15 novembre 2008

Chissà se mi pensi - Claudio Baglioni


E quando arriva quel momento...quello in cui ti chiedi se sei solo,
se davvero intorno a te chi ami ha smesso di pensarti,
se devi gettare al vento tutte le tue speranze, tutte le tue possibilità,
e ti guardi allo specchio, ma non ti riconosci, e ti domandi chi sia...
...quel viso apparentemente sereno che ti guarda, e sembra persino più felice di te...
...allora ti accorgi...che è oltre te che stai guardando,
oltre quella maschera che continui ad indossare,
quella che ti permette di vivere tra la gente,
quella che ti mostra sicuro, infallibile, quella che forse fa credere alla gente...
...che tu sei quello che non soffre.
Puoi urlare, puoi cadere in ginocchio, piegato in due dal dolore;
puoi guardare fisso negli occhi l'oggetto del tuo desiderio, ma non vedranno niente...
...come non riescono a vedere il tuo cuore che pian piano si sta sgretolando,
e le lacrime che pian piano ti bagnano le labbra,
e sono l'unica cosa che disseta il tuo desiderio d'amore.
Allora guardi oltre te stesso, e speri che tutto quel dolore non ti appartenga...
...ma purtroppo è tuo, e come in te ha cominciato a crescere...
...in te potrà morire, un giorno...
...quando gli occhi che tanto cercavi finalmente fisseranno i tuoi...
...e vedranno il tuo cuore, per capire veramente ciò che senti...
...e non ciò che sembri.

T.M.

martedì 4 novembre 2008

Capricorno

Il film che mi rappresenta - Mulholland drive


L'ambiguità è nelle tue corde, corde di violino che alternano note acute a voci gravi. Sei enigmatico, intelligente, ami la luce soffusa al giorno abbagliante che scolora una lampada. Sei aperto alle esperienze credendo fermamente che ognuna di esse faccia crescere. Il tuo film non poteva che essere un'opera d'arte del doppio, dove sogno e realtà si confondono.

Sigur Ros - Samskeyti

A volte ti fermi a pensare, e credi di sognare...
...sognare quel sorriso che ti ha illuminato il viso...
...quegli occhi che ti hanno aperto il cuore...
Credi sia un sogno, e richiudi gli occhi...
...e quella luce brilla dentro di te...
...ti affascina...
...non riesci a smettere di guardarla...
E mentre quella luce ti scalda...
...ti senti sollevare...
...e ti accarezza l'aria tra le dita...
..il cuore ti fa male...
...ma non smetti di sognare...
...perchè è quello che ti rimane...
...

T.M.

lunedì 3 novembre 2008

Hermann Hesse

"Stare a riflettere e scervellarsi conta poco, perchè poi non si fa ciò che si pensa, ma ogni passo, in fondo, è senza riflessione, così come lo vuole il cuore."

Hermann Hesse

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