mercoledì 22 aprile 2009

Orizzonti

Basta una sola canzone, poche note, e si rompono gli argini, ripiomba il passato, la nostalgia, i ricordi, belli o brutti, e si bagnano di mille lacrime. Perchè il nostro spirito è così debole? Perchè ci crediamo tanto forti e poi basta un profumo nell'aria, un suono, un ricordo improvviso che ci assale, e ci ritroviamo stesi a terra, privi di qualunque difesa, senza riuscire a tapparci le orecchie, a chiudere gli occhi, a non vedere per evitare di soffrire, ma continuiamo a farci ammaliare da quella sardonica nostalgia che ci strazia il cuore?
Ho tentato di chiudere tutto in una scatola, rialzarmi, e guardare avanti, ho tentato, davvero, con tutte le mie forze, ma in alcuni momenti mi sembra di non riuscirci davvero. Per chiudere con il passato bisognerebbe non trovarsi continuamente davanti quegli infidi brandelli di memoria che emergono ad ogni angolo, che si mostrano, invitanti, ti fanno scorgere la grandezza della loro potenza e poi ti travolgono, prima ancora che tu ti renda conto della ferita che si è riaperta, quella che credevi rimarginata, che nascondevi da tempo, ma che ricordavi benissimo.
Non voglio rendere vani tutti i miei sforzi, voglio continuare a guardare avanti, voglio ascoltare le mie parole, ma non per convincermi di ciò che non dovrei fare, ma per ricordarmi ciò che non vorrei essere, per ricordarmi che posso essere molto più di una presenza nella vita delle persone, posso essere parte di loro quando questo mi viene permesso, e anche se una parte di me vive in coloro che mi hanno allontanato, quella parte non sarà una mancanza, ma un pezzo della mia crescita, così che io possa continuare il mio cammino recuperando nuove parti di me che ancora mi sono sconosciute, ma che mi aiuteranno a superare i miei limiti, ed a raggiungere nuovi orizzonti, che ora non vedo, ma mi aspettano ditro l'angolo, nel cuore di qualcuno che devo ancora incontrare.

T.M.

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