AnimeLibere: luglio 2007

sabato 28 luglio 2007

C.R.A.Z.Y.

E' semplicemente stupendo, un film da vedere per la sua semplicità e linearità. Nonostante l'assenza delle "grandi trovate" del cinema d'oggi, questo film è in grado di parlare al pubblico, e soprattutto lo sa fare sottovoce, e non urlando come le americanate odierne.

Il regista è in grado di farci vivere le emozioni e le tensioni del protagonista, che affronta la propria omosessualità per gradi, passo per passo, su tutti i piani; si percepisce lo sforzo di assecondarsi al mondo, alla famiglia, ad una vita

"normale", e ci si accorge, addirittura prima del protagonista, che tutto questo è inutile, che non si può andare contro quello che si è, che non ci si può cancellare, nemmeno sforzandosi per anni, e soprattutto che non si può farlo per altri, ma bisogna solo assecondare noi stessi, e quello che sentiamo di essere, sa sempre.
Lo voto senza dubbio con un 9, meritato per il grande spessore, e secondo me anche per un'ottima regia, che anche se con pochi effetti speciali sa catapultarci in un mondo fatto di sensazioni visive e musica.

venerdì 27 luglio 2007

Crepuscolo

T.M.

La mia piccola mostra: Lo specchio dell'arte

Troppo spesso l'arte ha cercato d'essere imitazione della realtà, ma quale realtà bisognerebbe imitare? Non quello squalido riflesso di vita che ci circonda, quallo che tutti ci mostrano e nessuno veramente vede; l'arte stà dietro a tutto questo, si riflette su se stessa e ci mostra chi siamo, non abbellisce, non declama, e anche se sembra distorcere, in realtà risplende di pura verità.
Se non crediamo ai nostri occhi non crediamo alla nostra anima, ci spaventiamo di noi stessi, ma non ci sforziamo di cambiare, ci avviluppiamo nelle nostre certezze, quallide coperte da barbone, e in un cantuccio guardiamo, ma siamo sicuri che VEDIAMO?

Lo so, non ho ancora avuto il coraggio di fare una mostra tutta mia, ma questo non vuol dire che non possa mostrare in anteprima le mie opere. Purtroppo mi manca il coraggio, ed allo stesso tempo voglio creare una mostra che rispecchi in qualche modo un ciclo completo di una fase della mia vita, cosa ancora in via di sviluppo, per questo aspetto... aspetto che le ultime opere sgorghino dalle mie mani, e spero che succeda presto, per il momento spero solo che qualcuno apprezzi la mia creatività, e mi dia una sua opinione.

T.M.

giovedì 26 luglio 2007

Prime

Non vedevo un film tanto noioso dai tempi di Frailty, che speravo un caso unico al mondo, tanto da chiedermi quanta altra gente avesse dovuto agonizzare come me nella poltroncina del cinema.
Ma se la faccenda si limitasse alla noia serebbe poca cosa, purtroppo nulla si salva in questo film, neppure l'interpretazione della brillante Meryl Streep, che sembra lobotomizzata da un copione che farebbe inorridire persino Neri Parenti. Banale, scialbo, ma soprattutto poco vissuto, i personaggi sembra non sappiano neppure che ruolo devono avere nella storia, e mentre non si aspetta altro che la fine del film, il regista lo inzuppa di ridicole situazioni inconcludenti e soprattutto inconcluse che fanno sembrare la storia un eterno incubo da cui non si riesce ad uscire.
Insomma, un mare di insensatezza ma soprattutto cattivo gusto, se anche l'idea principale poteva sembrare interessante, tutto si conclude dopo la prima mezz'ora. Anche se sinceramente ci si può risparmiare pure quella.

Se volete ridere...

Ultimo libro letto... "I love shopping con mia sorella". Se non avete mai letto niente della straordinaria Kinsella vi consiglio di cominciare da "Sai tenere un segreto?", storia assolutamente esilarante e spassosissima; per chi invece adora la saga di I love shopping, beh, devo dire che questo libro ha il merito di non essere una stanca continuazione dei primi tre, inventa invece una trama assolutamente originale ed al passo con la storia della sventurata e mitica Becky Bloomwood.
Ritengo comunque che certe storie possano essere raccontate solamente da un'inglese, mettete nelle mani di un'americana una storia comica e saprà come farvi perdere anche l'ultimo stimolo alla lettura. Un esempio? Brava a letto, sconsigliato caldamente, da far venire gli incubi per la banalità delle situazioni e l'orrendo modo in cui sono raccontate.
Riguardo al libro della Kinsella, naturalmente non posso svelare niente, posso però dire che nonostante molti non ritengano certe letture "alla loro altezza", ritengo che non ci sia invece modo migliore per passare qualche ora serena ed assolutamente piena di risate, leggendo un libro che forse non sarà Anna Karenina, ma forse proprio per questo può adeguarsi alle nostre menti a volte stanche e solo bisognose si una sana risata.
Almeno per l'estate, ve lo consiglio... io non vedo l'ora di leggere l'ultimo!

Aroma di niente

Aleggia sopra di te
sperduto ,
memore
di ciò che volevi ,
consapevole di ciò che hai .
Alla continua ricerca
di niente ,
all’infuori
di quello che ti è negato .

T.M.

mercoledì 25 luglio 2007

L'immagine del mondo: Lo specchio e l'ignoto

Dove trova l'uomo il limite al proprio sguardo? Mentre egli si muove è in costante confronto con il finito dei propri passi e ciò che lo precede o che lo segue, è in cerca di coordinate, di riferimenti, qualcosa che lo conduca al sicuro, una geografia che non gli faccia fare “passi falsi”; l’uomo ha però a disposizione la propria immaginazione, che lo proietta oltre l’ignoto, egli è in grado di avere di fronte a se sempre un’immagine, e mai il nulla perché l’ignoto ha comunque una sua struttura, gli sa dare una forma perché vi riflette la realtà conosciuta.
Quando l’uomo si sposta nel proprio spazio, nella propria vita, egli pensa, ed agisce, ed ha un controllo del proprio pensiero. Di fronte ad una determinata situazione, ad un contesto sconosciuto, l’uomo si sente spaesato, egli ha però a disposizione degli strumenti, e nel suo cammino si imbatterà sempre in più di uno sbocco, dove però nel bivio incontrerà uno specchio, ed è questo specchio, che mostrando il percorso da cui egli viene, lo rende cosciente di ciò che ha attraversato; esso ci dispone verso il futuro anche come compenetrazione nel passato.

Guardare l’infinito nel finito, riscoprire le nostre possibilità del “qui e ora” rispetto al “lì chissà dove” (l’incerto). Lo specchio ci permette di riflettere (e di rifletterci) sui nostri passi, ed ecco allora che una riflessione forzata su ciò che è tangibile ci permette di procedere verso il non tangibile, ci permette di scegliere, ma di scegliere coscientemente, un po’ come deve fare l’uomo secondo il campo dell’antropologia, procedere cosciente della propria appartenenza ad un sistema, che come singolo ne fa un tassello ecologico dalle cui scelte dipende la struttura del vivere del resto degli individui. Muovendosi, cosciente dei propri limiti ma anche delle proprie possibilità, l’uomo ricrea un disegno, un tracciato, una nuova geografia per la società dalla quale può scaturire un nuovo sistema di relazioni migliori, dove i punti fondamentali possono diventare gli stessi, inconsapevolmente, ma non per questo casualmente. Il tracciato può nascere dall’infinito insito nel finito, basta saperlo vedere al momento giusto.

T.M.

Amore

Osservo
il volo pacato
di parole
copiose
che sgorgano ,
tacite
dal cuore
dei tuoi occhi .

T.M.

martedì 24 luglio 2007

Cosa significa essere anime libere?

Vagare con i pensieri e non approdare a nulla, rimanere inchiodati di fronte ad un foglio vuoto e sperare che diventi lo specchio dei propri pensieri, per poterli finalmente vedere, perchè l'occhio non inganna, almeno non sempre, ma il cuore sì, e se la mente è annebbiata dal cuore allora i nostri pensieri vagano inquieti.
Il mio cuore vuole rispondere a troppe domande, ma le domande non sono per il cuore; eppure non so dove cercare risposta, perchè se i miei occhi si chiudono ho paura di sentire troppe voci, e se le voci si placano, ho paura che il mio cuore sia morto.
Forse è il cuore che non vive dentro di me, e che vaga senza meta, e io l'inseguo, lo rincorro nel lento errare dei sogni, e non lo riesco ad afferrare. Ma cosa c'è poi da afferrare? Un sogno? Una risposta? Una frase detta per caso ad occhi chiusi, ma con il cuore in mano, e d'improvviso mi risveglio, coscente. Non è per sempre.

T.M.

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