venerdì 15 aprile 2011

Il seme della speranza

Osservando le tue mani diresti che sono troppo piccole per contenere tutto quello che vorresti afferrare dalla vita, eppure la tua testa è in grado di contenere i mille sogni che l'attraversano in ogni istante, lasciando spazio ancora per tutto quello che ti travolge giorno dopo giorno.
Spesso non si riesce a vedere una via d'uscita alla complicata, ma soprattutto stupida, macchinosità di questa vita; ci domandiamo se le persone accanto a noi percepiscono la necessità di lanciarsi a braccia aperte contro le meraviglie che scopriamo ogni giorno, se osservando una stella cercano di immaginare l'infinito, e se anche loro ogni tanto si sentono piccoli di fronte a tutto questo, pur sapendo che nell'infinitesima parte del tutto che occupa la nostra esistenza possiamo comunque essere un indispensabile ingranaggio che permette ancora che tutto funzioni.
Oppure se i sogni degli altri sono irrimediabilmente corrotti dal desiderio di vedersi al centro di tutto, inglobando anche la tua infima esistenza nel loro regno del potere, costruendo pericolanti castelli di carta destinati a ferire inevitabilmente le nostre esistenze, perchè nella loro seppur breve vita sono in grado di schiacciare la debole terra delle nostre speranze, rendendola sterile alle più tenaci buone intenzioni.
Se osserviamo le nostre mani non sono più tanto piccole, perchè possono afferrare ciò di cui abbiamo bisogno, e possono ancora stringere in un abbraccio coloro che sono davvero importanti, e forse questo rappresenta tutto il nostro mondo, quello che ci basta per vivere, anzi, l'unica cosa in grado di farci vivere perchè è ancora capace di piantare il seme dell'amore nel nostro cuore e farne crescere la speranza che non siamo soli.

T.M.

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