lunedì 21 gennaio 2008

Sospetti omosex per Jesse Metcalfe

I sospetti sulla sua omosessualità ci sono sempre stati. Il gossipparo più clikkato d'America, Perez Hilton, gli ha chiesto dal suo sito di non nascondersi più e di fare "coming out". E dopo aver partecipato al 15esimo compleanno del night londinese che si chiama, per l'appunto, "Gay", Jesse Metcalfe - il giardiniere John di Desperate Housewives, che ripartito su Raidue con la terza stagione, si è ritrovato al centro delle cronache...fucsia. Ufficialmente, come riporta il quotidiano The Sun, era stato invitato in quanto fidanzato altalenante della bionda Nadine Coyle, della band all girl Girls Aloud che ha animato la serata. Tanto che c'era, Jesse ha ricevuto il premio del locale recante la scitta GAY in bella evidenza, pensando bene di mostrarlo orgoglioso, infischiandosene degli addetti ai livori e dei fotografi, al braccio di Nadine che i rumors hanno segnalato al suo fianco anche nel proseguio della serata. Per i/le fans di Metcalfe, ecco la sua tambureggiante biografia tratta da Gay.it. Jesse Eden Metcalfe (chiamato così perché proveniente dritto dritto dal Giardino dell'Eden, evidentemente) è nato il 9 dicembre 1978 in Connecticut.
Jesse è stato contattato anche per interpretare un adattamento del Ritratto di Dorian Gray che dovrebbe uscire il prossimo anno. Magari il suo ruolo nel classico di Oscar Wilde lo aiuterà a trovarsi a proprio agio anche tra le fronde maschili?A proposito di Wilde, a Jesse non manca la vanità: «Mi alleno cinque volte a settimana. Se sto tutto il tempo senza maglietta in televisione davanti a milioni di persone che mi guardano, voglio mostrarmi al meglio!» dice. Un'affermazione che denota grande sensibilità. Ma la vanità può portare qualche inconveniente: «Potrebbe essere difficile per me liberarmi dell'etichetta di bonazzo». Del suo personaggio John, Jesse dice: «E' molto ingenuo e idealista. Io sono un po' più cinico e ho molta più esperienza». Che tipo di esperienza? «Certamente non uscirei con qualcuna molto più giovane di me. E' frustrante essere con qualcuno che non ha la tua stessa esperienza di vita». Adolescenti, via dalle scatole, quindi!«Penso che le persone ne hanno abbastanza di vedermi come il tipico stallone - dice, non sapendo che ci sono molte curiosità ancora che vorremmo toglierci a riguardo - Ci sono un sacco di donne interessate a me, ma devo ancora capire se sono interessate per i giusti motivi».

Funeral party

Irriverente, ecco la prima parola che mi viene in mente per descrivere questo film, e certo di aggettivi ne avrebbe molti; non si può certo parlare di una grande pellicola, ma non ha certo la pretesa di esserlo, anzi, sottilmente si insinua per ricordarci che la morte a volte ha bisogno d'essere presa per altri versi, e vore quello comico è il migliore per esorcizzarla.
Il bello del film è che è in grado di far ruotare tutto non intorno al morto, ma ad una boccetta di pillole, forse "valium", che sono in grado di animare la situzione, e magari risvegliare certi sentimenti. E' inglese, e quindi ha il pregio di prendere tutto con un certo garbo, ma posso dire che questo film non si risparmia niente, ed in mezzo ala confusione si può solo sperare che arrivi un attimo di ... silenzio.
Voto con un 7.5, Oz sa creare delle belle commedie che per un attimo di fanno sorridere di cose che forse ci hanno fatto riflettere troppo.
T.M.

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