martedì 24 giugno 2008

La famiglia che litiga è peggio di quella che si separa

Parere
Il pedagogista Vertecchi
"Coniugi in lite più dannosi per gli alunni"

"I giudizi spesso non hanno criteri uniformi"

ROMA - Professor Benedetto Vertecchi, lei è stato presidente dell'Istituto Nazionale per la Valutazione dell'Istruzione ed è ordinario di Pedagogia Sperimentale alla Terza Università di Roma. Cosa ne pensa? Esiste una differenza di rendimento scolastico tra figli di genitori separati e non?
"In verità sono alquanto perplesso. Ammettendo che esiste uno svantaggio, credo sia temporaneo e riguardi il momento di passaggio da una condizione all'altra. Penso siano molto più dannose, e si ripercuotano sui ragazzi, quelle situazioni nelle quali i coniugi, bisticciano, rompono i piatti, si affrontano con ostilità. Un clima di perenne litigiosità è di gran lunga peggiore per un figlio che non una civile separazione".

Però i dati dicono che i figli di coppie unite sono più brillanti
"Credo che i giudizi dei quali parliamo siano espressi dalla scuola anche sulla base di stereotipi sociali e questo vale soprattutto per le valutazioni positive...".

Valutazioni che premiano gli uni più degli altri?
"Beh, bisogna chiedersi quanto certi giudizi di "eccellenza" riguardino l'apprendimento in sé e quanto non siano, invece, una valutazione sul comportamento più tradizionale di un allievo: è possibile che il figlio di una coppia unita abbia condotte più facilmente riconoscibili dagli insegnanti e dunque a loro più gradite dal punto di vista educativo. Tenga conto che la nostra è una classe insegnante invecchiata e che i giudizi non riflettono criteri uniformi ma corrispondenze tra stili di comportamento desiderati e osservati".
(m.s.c.)

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