venerdì 3 dicembre 2010

Sussurri del cuore

Ci sono momenti in cui il cuore sembra sussurrarti delle parole, cerca di dirti qualcosa, eppure il significato ti sfugge, lasciandoti con la frustrante sensazione di aver perso qualcosa d'importante, un momento che non tornerà più, un'occasione che bisognava cogliere al volo, ma la sordità dei tuoi sensi ti ha negato di conoscerla.
A volte scorgi questa debole verità tra il sonno ed il risveglio, quando ti sembra di poter catturare ogni istante dei tuoi desideri per poterli vedere realizzati, eppure un attimo dopo tutto scompare nell'oblio, e invano tenti di riportare alla mente quei frammenti perduti, quelle deboli emozioni che ancora ti fanno battere il cuore.

Le giornate si susseguono, l'una identica all'altra, eppure senti dentro di te che c'è di più, che il tuo cuore trabocca di aspettativa e i tuoi occhi scrutano avidi i colori che li circondano, costretti a soffermarsi solo sul triste grigio delle quattro mura che ti circondano.
Ti capita di osservare la montagna di libri che affolla un triste angolo della tua stanza, e ti domandi quale storia si nasconde dietro, e vorresti lanciartisi dentro, scoprirla, esplorarla, viverla, ognuna di esse, pur di non restare nel tetro angolo opposto, pieno di speranze infrante che feriscono inesorabilmente i tuoi piedi stanchi. Soltanto una tenera musica addolcisce quei momenti, rasserena i tuoi occhi, che stancamente si adagiano in un sonno privo di sogni; ogni muscolo si rilassa e riceve la misera quiete che la notte gli dona, ed il corpo finalmente assapora la leggerezza che aspettava da tempo, quel battito d'ali che gli fa spiccare il volo lontano, verso... un risveglio, fatto di tormenti, dove ogni speranza cede il posto alla certezza che il nuovo giorno si fa avanti, con i suoi piedi di piombo, e dove il cielo si può solo osservare dal basso, nei suoi grigi colori, che nascondono alla nostra vista l'infinita luce dietro di loro, che forse un giorno lontano squarcerà il sipario della nostra ipocrita esistenza.

T.M.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Veramente complimenti....wow non leggevo cose belle da una vita...ho preso in prestito un paio di paroline...eheh

PG

T.M. ha detto...

Beh, grazie, ne sono veramente contento.
Magari cita la fonte ;-)
A presto!

Luca ha detto...

Bellissimo. Non hai idea di quante volte mi sono sentito così. Tra sentirmi inconcludente e rifugiarmi in qualcosa che mi facesse sentire più “leggero”.
“sensazione di aver perso qualcosa d’importante” è la storia della mia vita :-)

T.M. ha detto...

E' la ricerca di piccoli appigli per raggiungere la serenità, anche momentanea, che ci possa allontanare da tutti i nostri dubbi, e da quel vuoto che sembra espandersi a macchia d'olio quando la mente comincia a macinare vecchi rimpianti. Un modo per salvarsi, per sopravvivere, nell'attesa di sintonizzarci meglio sulla frequenza della nostra vita.
;-)

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