

Il Parco della Musica: un regalo alla città e un omaggio a Giotto La prima “unità” coinvolge il piano terra dell'area d'intervento. È il luogo della collettività e delle relazioni sociali. Da vivere il più possibile e durante tutto l'anno. Un parco, due piazze, un luogo per concerti all'aperto, un parco fluviale, un canale che arriva a Venezia, ristoranti e bar all'aperto. Al parco si accede da tutti i lati del suo perimetro e, in quota, dal parcheggio pubblico di via Gozzi. Il Parco della Musica è organizzato in modo da:
• uno spazio quindi di grande attrattività sociale che deve essere utilizzabile da vari gruppi sociali, con varie attività in contemporanea e per più tempo possibile. Indispensabili quindi gli spazi a verde per la sosta e la tranquillità, piazze pedonali dove si affacciano ristoranti e bar all'aperto. Uno spazio a verde che richiede sempre grande energia, per avere un costante controllo sociale: unica possibilità di riscattare, luoghi urbani dal degrado, evitando così il formarsi di sacche di emarginazione sociale.

• uno spazio all'aperto per la musica bandistica, per manifestazioni musicali anche estemporanee, per suonatori "di strada", per tutti coloro insomma che hanno passione ed energia musicale. Un palco al centro di un ampio spazio gradonato consente tutto ciò: ha una superficie di 100 m3 ampliabile e soprattutto al di sotto del volume della sala piccola e può sfruttare la rifrazione sonora della parete che fa da involucro alla sala stessa.
• per sviluppare questa indispensabile energia collettiva proponiamo anche la creazione di un parco d'acqua lungo il Piovego, con piste ciclabili, percorsi pedonali, aree di sosta lungo gli argini per rilassarsi e distendersi al sole,e piattaforme galleggianti in legno, per avere un contatto "fisico" con l'acqua, ma anche per consentire l’attracco di zattere galleggianti che trasportano musica. Sfruttano la rifrazione dell'acqua e l'invaso acustico del canale, possono trasformare in alcuni periodi estivi il canale in un luogo della musica itinerante a favore del pubblico cittadino che attraversa il parco. Possono diventare una "insegna acustica", un modo di attirare, incuriosire, sollecitare la fantasia verso la musica
• sarà compito della creatività della Fondazione e dei gestori, utilizzare questa suggestiva opportunità, che il parco fluviale offre.
• resta da dire l’importanza del disegno del "Parco della Mu

In tal senso prevediamo la costruzione di un nuovo ponte pedonale, che collega le due sponde del Piovego, e che è orientato lungo l'asse della Cappella degli Scrovegni che il nostro progetto riconosce come uno dei due assi fondativi del nuovo centro musicale. I percorsi pedonali, realizzati con macinato di pietra compressa e stabilizzata, resa impermeabile con spruzzo di silicone trasparente per rendere i percorsi preaticabili in tutte le stagioni, diventano all'imbrunire e di notte, con spot di luce annegati nel terreno, percorsi "virtuali": luoghi di luci e ombre, che assieme alle masse arboree e agli argini opportunamente illuminati e al fondale retroilluminato dei nuovi edifici dell'Auditorium, formano una scenografia notturna di grande suggestione.
