
Il regista è in grado di farci vivere le emozioni e le tensioni del protagonista, che affronta la propria omosessualità per gradi, passo per passo, su tutti i piani; si percepisce lo sforzo di assecondarsi al mondo, alla famiglia, ad una vita
"normale", e ci si accorge, addirittura prima del protagonista, che tutto questo è inutile, che non si può andare contro quello che si è, che non ci si può cancellare, nemmeno sforzandosi per anni, e soprattutto che non si può farlo per altri, ma bisogna solo assecondare noi stessi, e quello che sentiamo di essere, sa sempre.
Lo voto senza dubbio con un 9, meritato per il grande spessore, e secondo me anche per un'ottima regia, che anche se con pochi effetti speciali sa catapultarci in un mondo fatto di sensazioni visive e musica.

Lo voto senza dubbio con un 9, meritato per il grande spessore, e secondo me anche per un'ottima regia, che anche se con pochi effetti speciali sa catapultarci in un mondo fatto di sensazioni visive e musica.