giovedì 30 agosto 2007

La ricerca della felicità

Io ho visto tutti i film di Muccino, e sinceramente posso dire che è uno dei registi italiano attuali che preferisco. E la sua bravura non è stata smentita, anzi, largamente riconosciuta con il successo di questo film anche all'estero.
Forse qui le emozioni sono portate ad un livello maggiore rispetto alle pellicole precedenti, e i personaggi, molto meno numerosi degli altri film dello stesso regista, sono stati analizzati più affondo, e si riesce meglio ad affezionarsi a loro lungo tutto il film, ad entrare
ancora meglio nella storia, tando da percepire ogni cambiamento d'umore, ogni attimo di sofferenza dei due poveri protagonisti, e soprattutto del figlio, che con i suoi silenzi sembra dire tutto, e con le sue poche parole apre il cuore.
Non c'è molto altro da dire sul film, è solo da vedere, da immergervisi lasciandosi trasportare in momenti in cui l'angoscia del protagonista sembra essere nostra, e ci sentiamo soffocare, e ci domandiamo come riesca a governare tutto con tale sicurezza, e convinzione. Ci può solo far riflettere sul fatto che se una persona crede veramente in se stessa, allora può arrivare molto lontano, soprattutto dove nessuno crede che possa arrivare.
Il voto che si merita secondo me è un 8.

T.M.

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