Si è concluso il concorso internazionale per la progettazione dell' “Auditorium della città di Padova” . Il Comune aveva reso noto, lo scorso 16 novembre, l’elenco dei 10 gruppi selezionati per la seconda fase del concorso restringendo la rosa a due studi italiani (Archea e Studio Cecchetto) e otto stranieri (Juan Navarro Baldeweg, David Chipperfield Architects Ltd, Odile Decq - Benoit Cornette Sarl, Architectuurstudio Herman Hertzberger Bv, Arata Isozaki Associati, Kada e Wittfeld Architekten, Aies Mateus & Associados e Van Berkel En Bos Unstudio B.V). La Giuria, composta da Gonçalo BYRNE, Michel DESVIGNE e Massimiliano FUKSAS, ha decretato vincitore il progetto dell’architetto Alberto Cecchetto (capogruppo). Il nuovo Auditorium di Padova è stato organizzato dallo Studio Cecchetto in "unità" morfologiche e funzionali, ognuna delle quali ha una propria identità morfologica, figurativa e funzionale.
Il Parco della Musica: un regalo alla città e un omaggio a Giotto La prima “unità” coinvolge il piano terra dell'area d'intervento. È il luogo della collettività e delle relazioni sociali. Da vivere il più possibile e durante tutto l'anno. Un parco, due piazze, un luogo per concerti all'aperto, un parco fluviale, un canale che arriva a Venezia, ristoranti e bar all'aperto. Al parco si accede da tutti i lati del suo perimetro e, in quota, dal parcheggio pubblico di via Gozzi. Il Parco della Musica è organizzato in modo da:
Il Parco della Musica: un regalo alla città e un omaggio a Giotto La prima “unità” coinvolge il piano terra dell'area d'intervento. È il luogo della collettività e delle relazioni sociali. Da vivere il più possibile e durante tutto l'anno. Un parco, due piazze, un luogo per concerti all'aperto, un parco fluviale, un canale che arriva a Venezia, ristoranti e bar all'aperto. Al parco si accede da tutti i lati del suo perimetro e, in quota, dal parcheggio pubblico di via Gozzi. Il Parco della Musica è organizzato in modo da:
• dare identità al nuovo Auditorium di Padova. Che si distinguerà dagli altri centri della misica proprio perchè è un parco a verde dimostrando che non è in alternativa alla costruzione di un centro in grado di ospitare attività musicali di alto livello, a volte di elite e anche sperimentali
• uno spazio quindi di grande attrattività sociale che deve essere utilizzabile da vari gruppi sociali, con varie attività in contemporanea e per più tempo possibile. Indispensabili quindi gli spazi a verde per la sosta e la tranquillità, piazze pedonali dove si affacciano ristoranti e bar all'aperto. Uno spazio a verde che richiede sempre grande energia, per avere un costante controllo sociale: unica possibilità di riscattare, luoghi urbani dal degrado, evitando così il formarsi di sacche di emarginazione sociale.
• uno spazio all'aperto per la musica bandistica, per manifestazioni musicali anche estemporanee, per suonatori "di strada", per tutti coloro insomma che hanno passione ed energia musicale. Un palco al centro di un ampio spazio gradonato consente tutto ciò: ha una superficie di 100 m3 ampliabile e soprattutto al di sotto del volume della sala piccola e può sfruttare la rifrazione sonora della parete che fa da involucro alla sala stessa.
• per sviluppare questa indispensabile energia collettiva proponiamo anche la creazione di un parco d'acqua lungo il Piovego, con piste ciclabili, percorsi pedonali, aree di sosta lungo gli argini per rilassarsi e distendersi al sole,e piattaforme galleggianti in legno, per avere un contatto "fisico" con l'acqua, ma anche per consentire l’attracco di zattere galleggianti che trasportano musica. Sfruttano la rifrazione dell'acqua e l'invaso acustico del canale, possono trasformare in alcuni periodi estivi il canale in un luogo della musica itinerante a favore del pubblico cittadino che attraversa il parco. Possono diventare una "insegna acustica", un modo di attirare, incuriosire, sollecitare la fantasia verso la musica
• sarà compito della creatività della Fondazione e dei gestori, utilizzare questa suggestiva opportunità, che il parco fluviale offre.
• resta da dire l’importanza del disegno del "Parco della Musica": della rete dei percorsi pedonali che lo attraversano, al fine di attraversare con facilità l'area in tutte le direzioni e su tutti i lati. Ciò per garantire il massimo di "permeabilità" al luogo, rendendolo fulcro di un sistema urbano complesso.
In tal senso prevediamo la costruzione di un nuovo ponte pedonale, che collega le due sponde del Piovego, e che è orientato lungo l'asse della Cappella degli Scrovegni che il nostro progetto riconosce come uno dei due assi fondativi del nuovo centro musicale. I percorsi pedonali, realizzati con macinato di pietra compressa e stabilizzata, resa impermeabile con spruzzo di silicone trasparente per rendere i percorsi preaticabili in tutte le stagioni, diventano all'imbrunire e di notte, con spot di luce annegati nel terreno, percorsi "virtuali": luoghi di luci e ombre, che assieme alle masse arboree e agli argini opportunamente illuminati e al fondale retroilluminato dei nuovi edifici dell'Auditorium, formano una scenografia notturna di grande suggestione.
Un Auditorium in forma di città All’Auditorium si accede dall’entrata principale, che si affaccia su una piazza di 800 mq, accessibile da via Gozzi. La piazza è attrezzata con banchine per la fermata dei mezzi pubblici, del tram e per i taxi. Nella piazza si affacciano la biglietteria, un bar ristorante e, al piano terra dell’edificio novecentesco, le vetrine degli spazi commerciali. Vi è poi un’entrata secondaria, in corrispondenza del vuoto creato tra gli edifici novecenteschi, che funge da accesso sia alla hall dell’Auditorium che al grande spazio verde del Parco della Musica. La hall è quindi uno spazio molto articolato con luoghi di ritrovo, piazze coperte, vetrine di negozi, scale, rampe, a similitudine della complessità e dei ritmi della città storica. La hall è il naturale prolungamento dello spazio pubblico delle piazze esterne. Uno spazio dinamico che consente l'accesso alle diverse parti della struttura diventando quindi il vero fulcro di tutte le attività e servizi ma allo stesso tempo capace, grazie alla flessibilità degli ambienti e alla indipendenza rispetto all'uso delle sale, di ospitare anche attività alternative, quali esposizioni temporanee di piccole e grandi dimensioni, catering, stand per attività congressuale, presentazioni di eventi ed esecuzioni di performance musicali ed artistiche. Dal 6 luglio al 31 agosto presso Il Palazzo della Ragione (ingresso dalla "scala delle Erbe", piazza delle Erbe – Padova) l’Assessorato ai lavori pubblici, edilizia comunale, infrastrutture, edilizia monumentale ha organizzato la mostra "Il suono della forma, la forma del suono", in cui sono esposti i dieci progetti e i modelli che hanno partecipato alla selezione del Concorso.
• uno spazio quindi di grande attrattività sociale che deve essere utilizzabile da vari gruppi sociali, con varie attività in contemporanea e per più tempo possibile. Indispensabili quindi gli spazi a verde per la sosta e la tranquillità, piazze pedonali dove si affacciano ristoranti e bar all'aperto. Uno spazio a verde che richiede sempre grande energia, per avere un costante controllo sociale: unica possibilità di riscattare, luoghi urbani dal degrado, evitando così il formarsi di sacche di emarginazione sociale.
• uno spazio all'aperto per la musica bandistica, per manifestazioni musicali anche estemporanee, per suonatori "di strada", per tutti coloro insomma che hanno passione ed energia musicale. Un palco al centro di un ampio spazio gradonato consente tutto ciò: ha una superficie di 100 m3 ampliabile e soprattutto al di sotto del volume della sala piccola e può sfruttare la rifrazione sonora della parete che fa da involucro alla sala stessa.
• per sviluppare questa indispensabile energia collettiva proponiamo anche la creazione di un parco d'acqua lungo il Piovego, con piste ciclabili, percorsi pedonali, aree di sosta lungo gli argini per rilassarsi e distendersi al sole,e piattaforme galleggianti in legno, per avere un contatto "fisico" con l'acqua, ma anche per consentire l’attracco di zattere galleggianti che trasportano musica. Sfruttano la rifrazione dell'acqua e l'invaso acustico del canale, possono trasformare in alcuni periodi estivi il canale in un luogo della musica itinerante a favore del pubblico cittadino che attraversa il parco. Possono diventare una "insegna acustica", un modo di attirare, incuriosire, sollecitare la fantasia verso la musica
• sarà compito della creatività della Fondazione e dei gestori, utilizzare questa suggestiva opportunità, che il parco fluviale offre.
• resta da dire l’importanza del disegno del "Parco della Musica": della rete dei percorsi pedonali che lo attraversano, al fine di attraversare con facilità l'area in tutte le direzioni e su tutti i lati. Ciò per garantire il massimo di "permeabilità" al luogo, rendendolo fulcro di un sistema urbano complesso.
In tal senso prevediamo la costruzione di un nuovo ponte pedonale, che collega le due sponde del Piovego, e che è orientato lungo l'asse della Cappella degli Scrovegni che il nostro progetto riconosce come uno dei due assi fondativi del nuovo centro musicale. I percorsi pedonali, realizzati con macinato di pietra compressa e stabilizzata, resa impermeabile con spruzzo di silicone trasparente per rendere i percorsi preaticabili in tutte le stagioni, diventano all'imbrunire e di notte, con spot di luce annegati nel terreno, percorsi "virtuali": luoghi di luci e ombre, che assieme alle masse arboree e agli argini opportunamente illuminati e al fondale retroilluminato dei nuovi edifici dell'Auditorium, formano una scenografia notturna di grande suggestione.
Un Auditorium in forma di città All’Auditorium si accede dall’entrata principale, che si affaccia su una piazza di 800 mq, accessibile da via Gozzi. La piazza è attrezzata con banchine per la fermata dei mezzi pubblici, del tram e per i taxi. Nella piazza si affacciano la biglietteria, un bar ristorante e, al piano terra dell’edificio novecentesco, le vetrine degli spazi commerciali. Vi è poi un’entrata secondaria, in corrispondenza del vuoto creato tra gli edifici novecenteschi, che funge da accesso sia alla hall dell’Auditorium che al grande spazio verde del Parco della Musica. La hall è quindi uno spazio molto articolato con luoghi di ritrovo, piazze coperte, vetrine di negozi, scale, rampe, a similitudine della complessità e dei ritmi della città storica. La hall è il naturale prolungamento dello spazio pubblico delle piazze esterne. Uno spazio dinamico che consente l'accesso alle diverse parti della struttura diventando quindi il vero fulcro di tutte le attività e servizi ma allo stesso tempo capace, grazie alla flessibilità degli ambienti e alla indipendenza rispetto all'uso delle sale, di ospitare anche attività alternative, quali esposizioni temporanee di piccole e grandi dimensioni, catering, stand per attività congressuale, presentazioni di eventi ed esecuzioni di performance musicali ed artistiche. Dal 6 luglio al 31 agosto presso Il Palazzo della Ragione (ingresso dalla "scala delle Erbe", piazza delle Erbe – Padova) l’Assessorato ai lavori pubblici, edilizia comunale, infrastrutture, edilizia monumentale ha organizzato la mostra "Il suono della forma, la forma del suono", in cui sono esposti i dieci progetti e i modelli che hanno partecipato alla selezione del Concorso.
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