Il campo di confronto per nuove idee, dove i sogni si scontrano con la realtà e fanno crescere la speranza.
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sabato 2 febbraio 2008
Latente

Una mattina mi sveglio, e non so più chi sono, non so dove mi trovo, e poi d'un tratto realizzo, sono nella mia vita, in quella striscia di esistenza fatta di doveri, e di ridondanti delusioni. Ogni tanto intravvedo uno spiraglio, di luce? di speranza? un raggio che mi illumina, per un attimo, e mi rende dimentico di tutto, soprattutto di me stesso, di quello che sono, o che devo essere, per farmi ritornare a quello che vorrei essere, a quello che sogno, che impalpabile vaga nella mia mente come uno spirito in cerca di riscatto.
Quando nel buio della notte i miei occhi si aprono, cerco subito quella luce, e a volte vedo giungere dalla finestra un flebile bagliore, e ringrazio non sia ancora mattino, perchè la notte può ancora custodire i miei sogni, e le mie speranze, può ancora darmi il tempo di viaggiare dove il girono non me lo permette; ed allora riuchiudo gli occhi, fiducioso che un giorno la notte prenderà il posto del giorno, ed io potrò vagare felice, con l'unico pensiero che nel giorno risiedono le mie paure, ma che sveglio, nel buio della notte, posso ancora sentirmi protetto, e felice.
T.M.
Lanterne rosse


Il film coinvolge un bel numero di personaggi, ma sa dare ad ogniuno il giusto spazio, mettendo in luce di ciascuno i lati migliori e quelli peggiori, e sempre al moneto opportuno. Non è un caso che il marito delle "quattro mogli" non venga mai fatto vedere in primo piano, la sua figura è fugace, inopportuna addirittura, la frivolezza del personaggio acquisisce la giusta ombra, e fa le sue comparse solamente per legare tra loro gli altri personaggi.
Di questo film sono apprezzabili innumerevoli cose, sal sottile deli
nearsi dei personaggi, ad un'atrmosfera incredibilmente evocativa e coinvolgente, dove ogni singola luce ci affascina e desta in noi interesse, perchè ogniuna ha un significato, e come ogni personaggio assume valore a seconda dell'intensità in cui viene fatta brillare, fino a quando si spegne, o nel peggiore dei casi viene fatta spegnere.
Voto con un 9 perchè è un film profondamente tragico e coinvolgente che fa riflettere su aspetti della vita di alcune persone lontane da noi che purtroppo ignoriamo.
T.M.Di questo film sono apprezzabili innumerevoli cose, sal sottile deli

Voto con un 9 perchè è un film profondamente tragico e coinvolgente che fa riflettere su aspetti della vita di alcune persone lontane da noi che purtroppo ignoriamo.
venerdì 1 febbraio 2008
Sabina Lenoci
Sabina Lenoci, architetto, è dottore di ricerca in Urbanistica. Attualmente inse
gna Urbanistica allo iuav nel biennio di specializzazione “Architettura e città”. Tra le sue più recenti pubblicazioni: “Percorsi”, in Segni (2002); “Immagini”, in Torino, il villaggio olimpico (2005); Il progetto delle strade come luogo di sperimentazione per il progetto urbanistico contemporaneo (2005). Dal 2002 dirige il settore Urbanistica del Comune di Chioggia. Per Meltemi ha pubblicato Tra arte, ecologia e urbanistica (2005).

Tra arte, ecologia e urbanistica
Il progetto per lo spazio aperto può considerarsi un vero e proprio laboratorio

sabato 26 gennaio 2008
Espiazione



T.M.
mercoledì 23 gennaio 2008
Addio Heath Ledger

Il cinema se lo portava dietro fin dall'anagrafe. Il suo nome, Heath, l'aveva voluto la madre in omaggio all'Heathcliffe di "Wuthering Heights", interpretato per il grande schermo da Laurence Olivier nel 1939, dal romanzo di Emily Bronte. Ledger nasce quarant'anni dopo quel film, nel 1979 a Perth, in Australia. Fin da giovane frequenta un teatro della sua città, poi entra nella Globe Shakespeare Company, a sedici anni lascia la scuola, si trasferisce a Sidney e trova piccoli ruoli in alcune serie tv.
La sua prima volta in un film risale al 1999, con la commedia "10 cose che odio di te", ma le proposte che seguono sono tutte per ruoli di "pretty boy", un'immagine che cerca invece di scrollarsi di dosso, e preferisce rifiutare. Fino al 2000, quando viene scelto per "Il patriota" di Roland Emmerich e vince lo Showest Award come "Attore di domani". La popolarità arriva l'anno successivo con "Il destino di un cavaliere", di Brian Helgeland, in cui è un giovane scudiero che diventa cavaliere nella Francia del Trecento.
Ma il successo non arriva. Ledger deve aspettare per ritrovare la strada giusta. Succede con tre film, fra l'altro tutti e tre presentati alla Mostra del cinema di Venezia del 2005: "I fratelli Grimm e l'incantevole strega" di Terry Gilliam, Casanova di Lasse Hallstrom e "I segreti di Brokeback Mountain" di Ang Lee, il suo colpo di fo
rtuna. L'interpretazione di Ennis Del Mar, il cowboy che si innamora di un altro uomo gli vale una nomination all'Oscar. Ma ci risiamo: la statuetta gli viene soffiata da Philip Seymour Hoffman per "Truman Capote. A sangue freddo".
Lo scorso anno, Ledger aveva fatto parte del cast di "I'm not there", il film di Todd Haynes sulla vita di Bob Dylan, in cui interpreta la rockstar in una fase della sua vita. Il suo ultimo lavoro era stato "The Dark Knight", sequel di "Batman Begins", nel ruolo di Joker (primo attore non americano nei panni del personaggio). Il che aveva provocato l'ira di Jack Nicholson, che aveva interpretato Joker nel Batman di Tim Burton, nel 1989. La star non aveva condiviso la scelta dicendo, in un'intervista, che avrebbe voluto almeno essere consultato. Ma il regista Christopher Nolan aveva motivato la sua decisione parlando di Ledger come di un "attore ricco di talento e pronto a ogni sfida".
Ledger aveva una figlia, Matilda Rose, nata nel 2005 dalla relazione con M
ichelle Williams (finita nel settembre 2007), conosciuta proprio sul set di I segreti di Brokeback Mountain. Prima della Williams, l'attore era stato a lungo legato all'attrice Naomi Watts e, prima ancora, alla collega Heather Graham. Nel 2007 era stato eletto, dalla rivista Empire Magazine, come uno dei "100 attori più sexy del mondo". Quanto al futuro, "non sono bravo a fare progetti - aveva detto di recente in un'intervista - non programmo mai nulla. Non ho un'agende né un diario. Vivo esclusivamente nel presente. Non nel passato, e nemmeno nel futuro".
La sua prima volta in un film risale al 1999, con la commedia "10 cose che odio di te", ma le proposte che seguono sono tutte per ruoli di "pretty boy", un'immagine che cerca invece di scrollarsi di dosso, e preferisce rifiutare. Fino al 2000, quando viene scelto per "Il patriota" di Roland Emmerich e vince lo Showest Award come "Attore di domani". La popolarità arriva l'anno successivo con "Il destino di un cavaliere", di Brian Helgeland, in cui è un giovane scudiero che diventa cavaliere nella Francia del Trecento.

Ma il successo non arriva. Ledger deve aspettare per ritrovare la strada giusta. Succede con tre film, fra l'altro tutti e tre presentati alla Mostra del cinema di Venezia del 2005: "I fratelli Grimm e l'incantevole strega" di Terry Gilliam, Casanova di Lasse Hallstrom e "I segreti di Brokeback Mountain" di Ang Lee, il suo colpo di fo

Lo scorso anno, Ledger aveva fatto parte del cast di "I'm not there", il film di Todd Haynes sulla vita di Bob Dylan, in cui interpreta la rockstar in una fase della sua vita. Il suo ultimo lavoro era stato "The Dark Knight", sequel di "Batman Begins", nel ruolo di Joker (primo attore non americano nei panni del personaggio). Il che aveva provocato l'ira di Jack Nicholson, che aveva interpretato Joker nel Batman di Tim Burton, nel 1989. La star non aveva condiviso la scelta dicendo, in un'intervista, che avrebbe voluto almeno essere consultato. Ma il regista Christopher Nolan aveva motivato la sua decisione parlando di Ledger come di un "attore ricco di talento e pronto a ogni sfida".
Ledger aveva una figlia, Matilda Rose, nata nel 2005 dalla relazione con M

lunedì 21 gennaio 2008
Sospetti omosex per Jesse Metcalfe

Jesse è stato contattato anche per interpretare un adattamento del Ritratto di Dorian Gray

Funeral party


Il bello del film è che è in grado di far ruotare tutto non intorno al morto, ma ad una boccetta di pillole, forse "valium", che sono in grado di animare la situzione, e magari risvegliare certi sentimenti. E' inglese, e quindi ha il pregio di prendere tutto con un certo garbo, ma posso dire che questo film non si risparmia niente, ed in mezzo ala confusione si può solo sperare che arrivi un attimo di ... silenzio.
Voto con un 7.5, Oz sa creare delle belle commedie che per un attimo di fanno sorridere di cose che forse ci hanno fatto riflettere troppo.
domenica 20 gennaio 2008
Time



Voto con un 7 scarso, e me ne dispiaccio, Ferro 3 è di gran lunga migliore, un capolavoro in confronto, e assolutamente da vedere.
T.M.Severance - Tagli al personale


Molte parti del film sono esplicite allusioni alle situazioni paradossali che potrebbero nascere quando i produttori di armi si trovano a confronto con il mondo che creano. Tagliole, mine, coltelli, bazooka, non si trovano in un tranquillo bosco di montagna, ma se dei satidici si divertono ad usarli ... allora forse si vorrebbe desiderare che chi ha prodotto queste armi morisse ... e certamente il film li accontenta.
Voto con un 6.5, è sadicamente divertente.
venerdì 18 gennaio 2008
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