giovedì 4 aprile 2013

I talenti della moda globale a caccia di crowdfunding per realizzare i loro sogni. Ma l'Italia è ancora indietro

A Como, Lisa e Francesca hanno creato una collezione di borse e accessori che hanno chiamato "Aria Fritta" e che fra i loro amici ha avuto talmente successo da convincerle a trasformare un hobby in business. A New York, Jake Bronstein, con il suo marchio Flint & Tinder, vuole lanciare una felpa in cinque colori, garantita dieci anni, che verrà riparata gratuitamente e in modo creativo ogni volta che si danneggerà. A Lisa e Francesca servono 20mila euro per registrare il marchio e affittare uno studio, a Jake 50mila dollari per comprare il cotone in California, gli elastici in Florida e avviare la produzione. Soldi che non hanno chiesto ai genitori, ma al mondo intero, tramite il crowdfunding, il finanziamento diffuso che passa dal web, usando piattaforme online dedicate a giovani (ma non solo) creativi che vogliono realizzare il loro progetto: Indiegogo e Kickstarter

mercoledì 3 aprile 2013

Nella moda i giovani snobbano i mestieri manuali. Ma una magliaia può guadagnare il doppio di un direttore di banca

Tra i molti paradossi della nostra contemporaneità, uno riguarda gli artigiani specializzati. Da una parte c'è la domanda, altissima, anche perché non c'è lusso senza mestieri d'arte e il lusso è l'unico settore passato praticamente indenne attraverso la crisi economico-finanziaria globale innescata nel 2008 dal fallimento Lehman Brothers, e che continua a crescere a due cifre.
Dall'altra parte c'è l'offerta di artigiani, che scarseggia perché mancano le scuole in grado di formarli. Mancano perché negli anni il numero di persone che ambivano a frequentarle è crollato: l'artigiano, in altre parole, ha perso ogni prestigio sociale. Al momento di scegliere un percorso formativo, i giovani scartano a priori, se appena possono, le scuole e gli istituti professionali e chi cerca un primo impiego senza avere alcuna preparazione specifica, preferisce un lavoro sottopagato di commesso, ad esempio, all'inizio di un percorso di formazione all'interno di un laboratorio o di un'azienda che in pochi anni gli darebbe un know how prezioso.
Prezioso anche dal punto di vista economico: basti pensare che oggi una magliaia o una modellista con una decina di anni di esperienza, ad esempio, può guadagnare tra i 3 e i 4mila euro. Quasi il doppio di un direttore di banca e quattro volte tanto una commessa.

Moda24

giovedì 14 marzo 2013

Wilde

"Sognatore è chi trova la sua via alla luce della Luna, punito perchè vede l'alba prima degli altri" (Oscar Wilde)

Cosa può sottendere questa frase secondo voi?

mercoledì 13 marzo 2013

Il dilemma di Benedetto XVI

Il dilemma di Benedetto XVI è un'antologia italiana uscita su Urania collana, nel 1978, che propone alcuni racconti di scrittori statunitensi usciti nelle pagine della rivista Fantasy & Science Fiction fra il 1976 ed il 1977.

Elenco dei racconti

Il racconto breve di Herbie Brennan ipotizza un futuro in cui un feroce dittatore, Victor Ling, sta ascendendo al potere della nazione di Anderstraad. L'unico che sembra avere intenzione di fermarlo è il papa Benedetto XVI, il quale ha avuto una visione mistica che gli ha imposto di attaccare Ling e detronizzarlo. Il papa, però, ha degli scrupoli di coscienza, così manda a chiamare Steinmann, fra i più grandi e rinomati psichiatri dell'epoca: il compito del dottore sarà di stabilire la sanità mentale del papa, e quindi automaticamente l'autenticità delle visioni. Se è sano, l'atto successivo del papa sarà l'invasione di Anderstraad, se è matto ciò non avverrà.
Il racconto esce sul numero di settembre 1977 della rivista Fantasy & Science Fiction, e viene presentato in Italia da Urania il 26 marzo 1978 (7 mesi prima dell'elezione a papa di Karol Wojtyła con il nome di Giovanni Paolo II). L'autore usa il nome "Benedetto XVI" perché all'epoca non era ancora stato usato: i "Benedetto" si fermavano infatti a Papa Benedetto XV (papa dal 1914 al 1922). E forse c'è un collegamento voluto con il fatto che il suddetto papa visse proprio durante la nascita del fascismo in Italia, fascismo a cui si rifà il movimento nel racconto capeggiato da Victor Ling.
Il 19 aprile 2005, a 28 anni dal racconto, il cardinale Joseph Alois Ratzinger venne eletto papa e scelse come nome proprio Benedetto XVI.

mercoledì 6 marzo 2013

Autocertificazione in classe G addio. Ora la certificazione energetica va fatta davvero

Per vendere un immobile o trasferirlo a titolo oneroso, così come per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni integrali, il certificato energetico è sempre necessario. Ma la classe energetica va inserita anche negli annunci di affitto e l'attestato serve in caso di demolizione e ricostruzione. E adesso non c'è più neppure la "scappatoia" dell'autocertificazione in classe G.
Niente più autocertificazioni. A certificare le prestazioni energetiche di un edificio può essere solo un tecnico abilitato. I proprietari non possono più ricorrere all'autocertificazione, perché questa strada è stata cancellata dal decreto del 22 novembre 2012, in vigore dallo scorso 28 dicembre. Era un'alternativa molto utilizzata, anche se poneva automaticamente l'immobile in classe G, ossia nella classe più bassa.
Il ruolo dei tecnici. Esclusa l'ipotesi dell'autocertificazione, fare a meno del tecnico è quindi impossibile. Le occasioni di lavoro e la richiesta di professionisti abilitati è ormai sempre più diffusa. Ma come si diventa certificatore energetico? Dopo un lunga attesa, il Governo, il 15 febbraio scorso, ha finalmente varato il decreto che detta le regole per svolgere la professione di certificatore, indicando nel dettaglio i titoli di studio e disciplinando i corsi di formazione.

martedì 5 marzo 2013

Pantone Fashion Color Report: i colori che indosseremo nella primavera 2013

Lo scorso gennaio Pantone ha decretato il tangerine tango colore dell’anno, lo abbiamo visto prendere la forma di borse, abiti, poltrone, accessori, cover per iPhone e poi sparire, lentamente, per far spazio a tonalità neon e fluorescenti. Oggi è tempo di pensare, forse con tropo anticipo (ma si sa che la moda ha tempi ben diversi da quelli del nostor guardaroba), alle tonalità che ci vestiranno la prossima primavera. Nel Pantone Fashion Color Report ce n’è per tutti i gusti, lapalette comprende infatti tonalità neutre e vitaminiche, caratterizzate dalla ricerca di equilibrio tra luminoso e brillante, classico e nuovo.Predominerà il verde, nelle sue sfumature più delicate o brillanti, ci sarà spazio per blu e viola, qualche tocco di giallo e non mancherà un ritorno dell’arancione, in una versione più slavata e un intenso rosso papavero. Ecco l’elenco dei colori con i rispettivi codici e nomi ufficiali: PANTONE 14-0446 Tender Shoots, PANTONE 14-6011 Grayed Jade, PANTONE 17-5641 Emerald, PANTONE 16-3520 African Violet, PANTONE 17-1664 Poppy Red, PANTONE 16-1360 Nectarine, PANTONE 13-0756 Lemon Zest, PANTONE 16-4120 Dusk Blue e PANTONE 12-1008 Linen.

12 ottobre 2012 | Autore

Per approfondimenti Pantone.com

lunedì 4 marzo 2013

Realtà

Ci sono momenti in cui si vorrebbe solo chiudere gli occhi e lasciarsi avvolgere dal silenzio; far sparire tutto intorno a noi per assaporare un attimo di pace. Lasciarsi cullare da una debole musica che possiamo udire solo noi, nella nostra testa; abbracciarla e sentire che ci riscalda il cuore facendoci vibrare ogni singola parte del corpo. In quei momenti il tempo si ferma e noi possiamo essere tutto, oppure niente, possiamo toccare il cielo o stenderci a terra per saggiarne la superficie. Ogni singola particella attorno a noi diventa estremamente importante, mentre noi ci sentiamo così impalpabili, eterei, degli spiriti capaci di tutto, estremamente altruisti e sorridenti. Ma basta un leggero ticchettio, quel martellante rumore che scandisce il nostro tempo, che frammenta la nostra giornata e segmenta ogni nostra emozione in sottili fasce trasparenti, scomposte dalla furia del vento; e ci ritroviamo con gli occhi spalancati, di fronte alla realtà che volevamo dimenticare e che invece ci ha sempre tenuto per mano, per evitarci di scappare, succubi del ricordo di ciò che dobbiamo essere per smettere di sognare. 

T.M.

venerdì 1 marzo 2013

The Green Closet 2013, la terza edizione

Inaugurazione il 23 febbraio ore 11.00 a SUPER, Padiglione 3 Piazza VI Febbraio Milano. 

The Green Closet, organizzato da UK Trade & Investment (UKTI) e dal Consolato Generale Britannico di Milano in collaborazione con Pitti Immagine, giunto quest’anno alla sua terza edizione, accoglierà una decina di marchi britannici di moda e accessori eco-sostenibili individuati e selezionati dalla Responsabile Moda e Design di UKTI Italia Marina Iremonger, per offrire ai buyer italiani e internazionali proposte che uniscono qualità e design alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente.
The Green Closet – ha dichiarato Marina Iremonger – si è dimostrato una piattaforma vincente per lanciare nuove collezioni di ricerca e di qualità del Regno Unito. L’edizione di febbraio 2012 ha avuto risultati eccellenti per tutti gli espositori e il nostro aiuto alle piccole imprese della moda è particolarmente apprezzato dagli operatori, dalla stampa e dagli organizzatori dei Saloni”.

Galaxy - Audrey Hepburn

 
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La cruna dell'Ago - Ken Follet

Appena terminato questo romanzo, e devo dire che la sensazione che lascia è davvero quella di un romanzo pieno d'azione, dove nulla viene lasciato al caso. In particolare ho apprezzato l'ingegno dell'autore di orchestrare metà romanzo al fine di farlo culminare nella seconda parte in una perfetta fusione del tutto, dove ogni elemento interagisce con l'altro e dove le certezze iniziali possono anche cominciare a vacillare. 
Si può guardare questa storia sotto molteplici punti di vista, e uno di questi è l'"umanità" presente in esso, i sentimenti di ciascuna persona e come siano questi, alla fine, che possono capovolgere la Storia (e badate, parlo di Storia con la S maiuscola perchè qui si parla di una Guerra Mondiale). 
Ho apprezzato questo Follet perchè ha saputo essere veramente profondo, veramente puntuale ma soprattutto veramente interessante senza dover "commercializzare" il racconto, come invece ha talvolta fatto in alcuni suoi romanzi scivolando in alcune parti solo per attirare l'attenzione del lettore con mezzi un po' troppo squallidi. Qui invece la storia fila praticamente da sola, ed è confortante arrivare alla conclusione sapendo che tutto è stato fatto al fine di riconciliarci un po' con ogni personaggio, pur mantenendo ogniuno al suo posto, anche perchè in una Guerra, purtroppo, ogniuno sa qual'è il suo posto, e per quanto sbagliato sia, deve arrivare alla fine. 

T.M.

giovedì 28 febbraio 2013

Oscar 2013. Vince la moda ecologica

Si sono tenuti in quel di Los Angeles i tanto attesi Premi Oscar 2013, con la conferma ufficiale del successo di alcune pellicole come Argo, Lincoln e Vita Di Pi. Tra scenografie da sogno, polemiche su Jennifer Lawrence come Migliore Attrice Protagonista e qualche piccola sorpresa, a spiccare è però la moda ecologica.
Non è di certo la prima volta che il mondo dello showbiz, approfittando di una kermesse così seguita come quella degli Oscar, cerchi di mostrare al pubblico una nuova sensibilità all’ambiente. È successo sin dai Golden Globes del 2011 fino alle premiazioni odierne e sono sempre più le attrici a scegliere abiti fashion del tutto ecocompatibili. Prima fra tutte Anne Hathaway, ormai leader delle attrici vegane attente all’ambiente. 
Per la Hathaway, Miglior Attrice Non Protagonista per la sua Fantine di Les Misérables, nulla di eccessivamente stravagante, come quando ha indeciso di indossare un completo vegan-bondage firmato Tom Ford. Agli Oscar 2013 la vediamo avvolta in un romantico abito rosa firmato Prada – di cui l’attrice si è accertata l’assenza della seta, non indossando fibre di originale animale – con tanto di scarpe “vegane”. Molto elegante con il suo taglio corto, un’eredità proprio del film, la bella Anne ha rischiato più volte l’uscita di seno dato il taglio generoso ai lati del vestito.

Marcia Cross dopo Desperate Housewives

Marcia Cross is looking forward to the end of Desperate Housewives, as she's been on a strict diet regime for the duration of the show.
The actress has played Bree Van de Kamp in the hit U.S. series since it debuted in 2004 and she's currently shooting the eighth and final season.
Her co-star Felicity Huffman recently revealed she felt "like an elephant" next to her svelte on-set pals, but Cross admits she's had to work hard to maintain her slim figure.
She tells Britain's Easy Living magazine, "I've had to watch my weight for the show and am looking forward to not having to think about it anymore."
However, the actress - who turns 50 this year - reveals she is also open to cosmetic enhancement in a bid to maintain her youthful looks, adding, "We (on the set of Desperate Housewives) say we'll do anything as long as it doesn't involve a knife! I'd never say no to surgery in the future, because I feel like, as I get older, I'm going to face temptation more."

01 February 2012

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