A Como, Lisa e Francesca hanno creato una collezione di borse e
accessori che hanno chiamato "Aria Fritta" e che fra i loro amici ha
avuto talmente successo da convincerle a trasformare un hobby in
business. A New York, Jake Bronstein, con il suo marchio Flint &
Tinder, vuole lanciare una felpa in cinque colori, garantita dieci anni,
che verrà riparata gratuitamente e in modo creativo ogni volta che si
danneggerà. A Lisa e Francesca servono 20mila euro per registrare il
marchio e affittare uno studio, a Jake 50mila dollari per comprare il
cotone in California, gli elastici in Florida e avviare la produzione.
Soldi che non hanno chiesto ai genitori, ma al mondo intero, tramite il
crowdfunding, il finanziamento diffuso che passa dal web, usando
piattaforme online dedicate a giovani (ma non solo) creativi che
vogliono realizzare il loro progetto: Indiegogo e Kickstarter.
Entrambi statunitensi, praticamente coetanei (il primo è stato fondato a
San Francisco nel 2008, l'altro a New York nel 2009), i portali
funzionano così: si apre un account, si presenta il proprio progetto
imprenditoriale e si chiede un budget ai backers (i finanziatori) del
pianeta, spiegando nel dettaglio a che cosa servirà e offrendo in cambio
del sostegno una limited edition del prodotto stesso, un ringraziamento
particolare, una cena, un concerto privato. Per raggiungere la cifra
desiderata, però, c'è una scadenza, di solito entro 30-40 giorni. Se
l'obiettivo sarà raggiunto, la piattaforma ospitante prenderà per il
servizio il 4-5% della somma. E poi buona fortuna. Il modello sta
praticamente esplodendo, tanto che Kickstarter nel 2012 ha raccolto 320
milioni di dollari, in crescita del 221% rispetto al 2011.
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Moda24
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