Quattordicesimo capitolo per la Dottoressa Temperance Brennan, l'antropologa forense che negli ultimi anni mi ha veramente fatto appassionare a questo genere di romanzo.
Purtroppo però questa volta la storia, ma in particolare la narrazione, sono alquanto scarse. Il tutto infatti convince poco, soprattutto il finale, a peggiore, a mio parere, è il modo in cui la scrittrice ha impostato questo romanzo, il modo in cui lo ha raccontato. Diversamente dal solito infatti vengono tralasciate molte spiegazioni, soprattutto della vita della protagonista che, per chi non la conosce perchè non ha letto i precedenti romanzi, in questo caso resta una perfetta sconosciuta. Inoltre Temperance questa volta affronta di petto la situazione, improvvisandosi investigatrice (aveva iniziato un po' a farlo anche in "206 ossa" e la cosa aveva per l'appunto declassato un tantino il romanzo), cosa che altera alquanto la sua posizione all'interno della saga, nonchè l'interesse per il suo personaggio, dimostratosi sempre molto serio ed all'altezza delle situazioni, e diventanto improvvisamente un investigatore da quattro soldi senza nè capo nè coda.
Apprezzo gli sforzi per mantenere il tono, ma non riesco a smettere di pensare che questo romanzo sia stato una forzature per far uscire a tutti i costi una storia senza rompere la catena di "un romanzo all'anno". Questo però svaluta molto la Reichs, alla quale devo assolutamente dare un 5 come ammonimento. Mi dispiace tanto.
T.M.
Purtroppo però questa volta la storia, ma in particolare la narrazione, sono alquanto scarse. Il tutto infatti convince poco, soprattutto il finale, a peggiore, a mio parere, è il modo in cui la scrittrice ha impostato questo romanzo, il modo in cui lo ha raccontato. Diversamente dal solito infatti vengono tralasciate molte spiegazioni, soprattutto della vita della protagonista che, per chi non la conosce perchè non ha letto i precedenti romanzi, in questo caso resta una perfetta sconosciuta. Inoltre Temperance questa volta affronta di petto la situazione, improvvisandosi investigatrice (aveva iniziato un po' a farlo anche in "206 ossa" e la cosa aveva per l'appunto declassato un tantino il romanzo), cosa che altera alquanto la sua posizione all'interno della saga, nonchè l'interesse per il suo personaggio, dimostratosi sempre molto serio ed all'altezza delle situazioni, e diventanto improvvisamente un investigatore da quattro soldi senza nè capo nè coda.
Apprezzo gli sforzi per mantenere il tono, ma non riesco a smettere di pensare che questo romanzo sia stato una forzature per far uscire a tutti i costi una storia senza rompere la catena di "un romanzo all'anno". Questo però svaluta molto la Reichs, alla quale devo assolutamente dare un 5 come ammonimento. Mi dispiace tanto.
T.M.
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