E' il primo romanzo da me letto dell'autore Henry James e posso subito dire che lo stile mi ha fatto una certa impressione. Negativa? Positiva? Non si può parlare di positivo o negativo con un personaggio così importante come James, soprattutto non prima di aver letto qualche altro suo romanzo, magari anche più "sostanzioso". Anche se credo che in "Giro di vite" ci sia un grande esempio di stile di narrazione e tema ben mirati.
Ammetto di essere rimasto spiazzato alla fine della lettura del romanzo, anche se spiazzato non riassume bene la sensazione che ho provato. Poi, leggendo la prefazione (ovviamente dopo la lettura del libro, così da non pregiudicare il mio giudizio sul romanzo dato che era molto dettagliata ed esaustiva), mi sono reso conto che tutto quello che ho provato durante la lettura del libro non erano sciocchezze! L'ansia, l'isteria, la morbosità, le continue allusioni sessuali, l'assurdità delle relazioni tra i personaggi, non erano mie invenzioni, erano tutte parti del libro ben orchestrate per lasciare quella sensazione di spaesamento che si prova alla fine del libro, e che ti fa ripensare alle pagine appena lette, dove tutto acquista improvvisamente un senso (o quasi), dove ci si rende conto che non si conosce veramente la collocazione di nessun personaggio, di nessuna emozione.
Devo anche dire che sono stato sviato nel modo di affrontare questo libro dalla convinzione che fosse molto più fedele al film "The Others" che ha ispirato, cosa assolutamente assurada perchè le due opere sono completamente diverse seppure di fondo ci siano intenti simili (e personaggi uguali, o quasi).
Insomma, un libro spaesante, ma decisamente carico di significati e di fascino. Un libro che non va affrontato alla leggera nonostante le poche pagine, ma assolutamente un libro che merita di essere letto.
Voto 8
T.M.
Ammetto di essere rimasto spiazzato alla fine della lettura del romanzo, anche se spiazzato non riassume bene la sensazione che ho provato. Poi, leggendo la prefazione (ovviamente dopo la lettura del libro, così da non pregiudicare il mio giudizio sul romanzo dato che era molto dettagliata ed esaustiva), mi sono reso conto che tutto quello che ho provato durante la lettura del libro non erano sciocchezze! L'ansia, l'isteria, la morbosità, le continue allusioni sessuali, l'assurdità delle relazioni tra i personaggi, non erano mie invenzioni, erano tutte parti del libro ben orchestrate per lasciare quella sensazione di spaesamento che si prova alla fine del libro, e che ti fa ripensare alle pagine appena lette, dove tutto acquista improvvisamente un senso (o quasi), dove ci si rende conto che non si conosce veramente la collocazione di nessun personaggio, di nessuna emozione.
Devo anche dire che sono stato sviato nel modo di affrontare questo libro dalla convinzione che fosse molto più fedele al film "The Others" che ha ispirato, cosa assolutamente assurada perchè le due opere sono completamente diverse seppure di fondo ci siano intenti simili (e personaggi uguali, o quasi).
Insomma, un libro spaesante, ma decisamente carico di significati e di fascino. Un libro che non va affrontato alla leggera nonostante le poche pagine, ma assolutamente un libro che merita di essere letto.
Voto 8
T.M.
Nessun commento:
Posta un commento