venerdì 17 ottobre 2008

Altalena

Ferite del cuore

Le persone escogitano vari modi per ferirti. Ti pugnalano alle spalle, quando conoscono bene il tuo punto debole; giocano con i tuoi sentimenti, facendoti credere una cosa, ma pensandone un'altra. E poi c'è chi ti ferisce, ma sembra non rendersene conto, quelli che ti guardano negli occhi con quell'aria da cani bastonati, e pur avendoti ridotto il cuore in poltiglia ti chiedono: "Cosa ho fatto?".
Queste persone sono quelle che prendono i tuoi sentimenti, e li mettono tra le tante cose della loro vita, come si fa con la pubblicità tra la posta...e poi la si dimentica..ma quando veramente ci interessa...e la ritroviamo...è troppo tardi, perchè quello che ci mostra non è più disponibile, e ne rimaniamo dispiaciuti, ma...la gettiamo nel cestino, tanto la pubblicità arriva ogni giorno.
Queste persone dicono di non odiarti, ma si comportano come il tuo peggiore nemico. Il tuo dolore è per loro trasparente, e sembrano sguazzarci dentro come fosse acqua cristallina.
Queste persone calpestano tutto l'amore che gli hai donato lungo il vostro cammino assieme, eppure sono convinti di avervi regalato il più bel viaggio della vostra vita.
Queste persone ti fanno smettere di sognare, per renderti conto che la vita può essere un incubo, dal quale non ci si sveglia tanto facilmente.

T.M.

domenica 12 ottobre 2008

Lasciarsi andare o... lasciare andare?

Il più grande dilemma della Storia: siamo davvero pronti per una relazione?

Da qualche parte del mondo, in questo momento, secondo alcuni c’è la nostra anima gemella. Chi non ha mai sognato di incontrarla? Una persona fatta su misura per noi, che risponda ai nostri gusti e alle nostre esigenze, presente quando c’è da esserlo, dolce quando lo richiede la situazione, audace quando il nostro corpo lo esige. Se questa teoria è vera, e per quanto mi riguarda lo è nel momento in cui si accetta l’idea che di anima gemella ne esista una sola, che cosa ci fa credere che nel momento in cui ci innamoriamo l’abbiamo davvero trovata? In questo ci aiuta l’idea stessa che abbiamo dell’amore. A volte mi sono fermato a riflettere su cosa significhi davvero essere innamorati, trovare la felicità. Dov’è il limite tra l’amare qualcuno e l’accontentarsi dell’illusione di amarlo veramente? Intorno a noi non facciamo che vedere coppie felici promettersi amore eterno, scambiarsi tenere effusioni, condividere qualcosa di apparentemente speciale. Chi di noi non ha provato questa emozione, o teme di averla perduta o addirittura di non provarla mai, può essere terrorizzato a tal punto da costruirsene una a propria immagine e somiglianza? È giusto scendere a compromessi in amore? Accontentarsi di qualcuno che forse non è proprio la persona che stiamo aspettando? Personalmente, credo di essermi innamorato diverse volte dell’idea di innamorarmi, piuttosto che di una persona specifica. D’altro canto, però, è possibile che i milioni di persone innamorate attorno a noi abbiamo semplicemente deciso di accontentarsi di un’illusione piuttosto che vivere nella ricerca e nell’attesa di QUEL momento giusto?

No.


Alla base di tutto questo penso che sussista una fondamentale differenza, un limite che non andrebbe mai valicato. È giusto scendere a compromessi nel momento in cui non viene calpestata la nostra persona, il nostro ego, la nostra felicità. La linea di confine tra il “lasciarsi andare” a qualcosa di veramente speciale, per quanto imperfetto, e il “lasciare andare” qualcosa che, probabilmente, non è mai esistito veramente. In fondo, la vera maturità sta nell’accettare che la perfezione non è di questo mondo, piuttosto che illudersi di averla davvero trovata.

sabato 11 ottobre 2008

Marco Carta... amori gay?

La domanda è diretta. La risposta altrettanto. nostri lettori sono molto curiosi, hai mai avuto rapporti gay? «No, per il momento no».
E' un brano dell'intervista rilasciata al seguitissimo portale di cultura omosessuale www.gay.it da Marco Carta, vincitore di "Amici" 2008. Nella chiacchierata con il redattore del sito Marco si racconta, parla di passato e di futuro. Cita le "cartine", come si autodefiniscono le sue fan, ma non se la sente di chiudere la porta ai "cartini", i fan maschietti che gli riservano lo stesso affetto delle loro colleghe. Per questo tra i ringraziamenti contenuti nel suo cd «era meglio se scrivevo "i fans". Mi ha ingannato il fatto che il mio pubblico è per la maggior parte composto da ragazze. I "cartini" però ci sono e li ringrazio!».
Poco tempo a disposizione per l'amore («Sono single e disinnamorato!»), molto quello impegnato sul lavoro. Lasciata la Sardegna, ora «ho preso una casa a Roma, che è la mia base, anche se adesso sono molto spesso a Milano». E i rapporti che gli ex compagni di avventure nella trasmissione di Maria De Filippi? «Con Roberta, Pasqualino e Giuseppe Salsetta non ci sono rapporti, le cose si erano già sfaldate durante il programma, e qualcuno di loro continua a dire brutte cose su di me. Un bel rapporto è rimasto con Francesco, Susy e Simonetta, con tutti gli altri ho rapporti normali». Per non parlare di quelli con Federico Angelucci. «Non gli sto molto simpatico, ma non so dirti perché». Forse sarà un po' invidioso?, domanda l'intervistatore. «Questo lo dici tu, non io. La sensazione che ho avuto è quella di stargli antipatico, ma la cosa non è reciproca, non ho questo sentimento nei suoi confronti, io sono sempre così sorridente con tutti, anche con lui».

mercoledì 8 ottobre 2008

...cominciare

E se ci rifiutassimo di capire? Se smettessimo di ossessionarci per tutto quello che ci circonda, se cominciassimo a vivere ogni singolo momento per quello che ci dà, senza pensare se continuerà a darcelo anche poi, anche domani, anche tra una settimana. Se cominciassimo a vivere, e guardassimo le persone che ci circondano senza vedere i punti interrogativi nei loro occhi, senza preoccuparci delle spiegazioni che vorrebbero da noi, senza farci ossessonare dal fatto che forse ci chiederanno perchè siamo felici, o magari non ci chiederanno perchè siamo tristi.
Se cominciassimo a vedere i colori di quello che ci circonda, senza cercare conferma negli altri, ma fidandoci del nostro sguardo, perchè il colore è il nostro colore, e nessuno lo vedrà mai come noi; se camminassimo lungo una strada, senza preoccuparci di dove stiamo andando, senza domandarci se ci cercheranno, senza chiederci se ci ricorderanno; se cominciassimo a cantare la nostra canzone, a far sentire a noi stessi che la nostra voce può ancora sovrastare il rumore di quello che ci circonda, e se magari sorridessimo, a chiunque incontriamo, senza preoccuparci di quello che pensa di noi, senza preoccuparci se abbiamo qualcosa per cui non dovremmo sorridere, ma solo che il nostro sorriso è la cura per i nostri mali, per quei sorrisi che non ci vengono dati, per quelle parole che non ci vengono dette, per quegli abbracci che ci vengono negati.
Se cominciassimo a volare, senza preccuparci delle ali che ci sorreggono, ma solo pensando a quel vento che ci sfiora la pelle, e ci fa sentire finalmente vivi, senza che qualcuno per forza tenga la nostra mano, ma sorregga le nostre ali con il suo amore, silenzioso, ma vero.

T.M.

Caos calmo

Devo dire che mi aspettavo qualcosa di molto menoelaborato, qualcosa che mi avrebbe fatto dire "ovviamente era meglio il libro". Invece in questo caso sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il film ovviamente non ha la stessa profondità del libro, come è vero che non è del tutto possibile capire l'intreccio delle emozioni senza aver letto il libro; ma è anche vero che le immagini sono molto dirette, i dialoghi scelti bene e la fotografia ben fatta, il tutto crea un film coinvolgente, che se non fosse per l'interpretazione di Nanni Moretti, che molte volte lascia un po' perplessi (anche se sinceramente si percepisce bene il "caos calmo" che si agita in lui), il film regge bene le emozioni del libro, a volte le esalta anche molto bene, ed arriva a farci cogliere il complessivo delle situazini dei personaggi forse molto più che nel libro, dove ovviamente l'intreccio complesso a volte disorienta.
Ci si poteva aspettare un film confuso, troppo fedele, o troppo distante da un libro come quello di Veronesi che ha una bellezza che lascia attoniti dopo la lettura, perchè è talmente sottile che non la si coglie immediatamente; il libro in qualche modo enfatizza questa bellezza, ce la mostra in 1h e 40min di film, che ovviamente non possono sostituire il libro, ma ci regalano qualcosa che va assolutamente visto, e soprattutto sentito, con il cuore.
Voto con un 8, e aggiungo che la colonna sonora aiuta il tutto, cosa che molto spesso nei film italiani non viene presa in considerazione.
T.M.

martedì 7 ottobre 2008

Somiglianze: Kasia Smutniak/Keira Knightley

è l'amore...

...ed è così che succede...Non sei tu a poter decidere, ma è l'amore che ti porta a camminare con se lungo le sue strade infinite e tortuose...

E' l'amore che ti da il coraggio di credere che un sorriso possa essere capace di curare le ferite dell'anima...

E' l'amore che ti spinge a non arrenderti e guardare oltre gli ostacoli che s' incontrano lungo la via per raggiungere la felicità...

E' l'amore che asciuga il pianto dagli occhi ogni volta che la pioggia si mischia alle lacrime cercando di rubarti la speranza di un giorno di sole...

E' l'amore che ti porta a toccare il cielo con un dito e credere che sia possibile che l'anima possa camminare senza toccare terra...

E' l'amore che ti fa piangere e disperare, ma che, una volta che la tempesta è passata, ti fa rendere conto di essere divenuta più forte e più consapevole di te stessa e dei tuoi confini...

E' l'amore che ti nutre della stessa cosa che t'affama. E' l'amore che t'asseta per poi dissetarti con la sua essenza più pura...

E' l'amore che ti spinge a partire per poi ritornare verso il luogo in cui il tuo cuore ha deciso di dimorare...

E' l'amore che ti scaraventa a terra a leccarti le ferite ma che ti rende anche consapevole che ogni cicatrice rimasta sulla tua pelle farà parte di te per il resto dei tuoi giorni...

E' l'amore, solo l'amore la ragione per cui si vive. L'amore senza cui non si può nemmeno respirare. L'amore di cui non si è mai sazi. L'amore che non ci appartiene ma ci possiede....

sabato 4 ottobre 2008

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