lunedì 2 giugno 2008

Counting Crows - Colorblind

Mike e... Questo pazzo sentimento

E' proprio lui! Mike Delfino (James Denton) di Desperate Housewives! E come potrebbe passare inosservato? Il povero sposo lasciato il primo giorno di nozze, quando con Susan de le era sudate così tanto aspettando tre anni e con un coma di mezzo? Qui non ha molta più fortuna, speriamo che la terza volta sia migliore...
T.M.

Undead or Alive è un altro film dove troviamo il povero "Mike", questa volta alle prese con un'indiana un po' particolare.
Trailer
Scena 1

domenica 25 maggio 2008

Fine quarta serie!!!

Non è possibile!!! Come possono far finire così la quarta serie delle Casalinghe?!?! E' una cosa assurda! Tutta questa quarta serie ha sostenuto il livello delle altre, la seconda magari ne aveva risentito un pochino, ma dopo essersi ripreso, questo telefilm ha buttato tutto al cesso con gli ultimi due minuti della quarta serie!!! Mi domando veramente se hanno intenzione di farne una quinta, e se vogliono veramente farla, allora è la fine, perchè non è proponibile guardare un telefilm con le premesse lasciate con questa ultima puntata....mi viene da piangere!!! E poi cosa ci fa Gale Harold con Susannnnn!!!!!!!! Cosa ci fa il protagonista di Queer as folk con la nostra Susannnn!!!! Un gay con Susan!!!!
Non lo posso concepire, assolutamente no! Devo assolutamente scoprire cosa vogliono fare di questa serie, spero sia stato solo un brutto sogno quello di questi ultimi due minuti, me lo auguro.

T.M.


sabato 24 maggio 2008

Amas de casa desesperadas

Ci mancavano solo le casalinghe colombiane e argentine, spudoratamente copiate dalle nostre amate Desperate Housewives americane. Nulla a confronto immagino, certo le cose vengono sempre più o meno bene, copiando dai classici, ma restano comunque impareggiabili.
T.M.

Desperate Housewives 4

venerdì 23 maggio 2008

Coppie omosessuali e figli

Da il Giornale n. 157 del 05-07-06 pagina 23

Ora Veronesi vuol dare i figli anche alle coppie omosessuali «Nessuno ha dimostrato che si cresce peggio con genitori dello stesso sesso» «Le coppie omosessuali hanno diritto ad avere un figlio».
Ne è «convinto» l’oncologo Umberto Veronesi, che sul numero di oggi del settimanale Grazia - nella sua rubrica «Pensiero forte» - spiega perché secondo lui è giusto concedere anche a donne e uomini gay il diritto a maternità e paternità.

«I danesi - ricorda l'ex ministro della Sanità - sono stati i primi al mondo a legalizzare il matrimonio delle coppie omosessuali, nel 1989. Dieci anni dopo hanno autorizzato le adozioni per omosessuali. Un mese fa hanno varato una legge sull’inseminazione artificiale anche per donne single o lesbiche.
E la procreazione assistita per le donne sole è consentita anche in Belgio, Gran Bretagna, Olanda, Slovenia e Spagna. Da noi in Italia invece è ancora un tabù». Il fondatore e direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano crede fermamente «che tutte le donne abbiano diritto alla maternità, quale che sia il loro orientamento sessuale. Noi siamo iscritti in un disegno biologico che porta naturalmente alla procreazione, così come alla morte. Avere un figlio, desiderarlo, fa parte del nostro Dna. E non dobbiamo scandalizzarci se una donna cerca in tutti i modi di diventare madre, anche se è omosessuale. Fa parte della sua natura».
Riguardo all’educazione dei figli di coppie omosessuali Veronesi dichiara: «Il proble
ma dell’educazione dei figli è un argomento che divide. Ma è troppo semplicistico ritenere che un bambino, per crescere in modo equilibrato, abbia bisogno della presenza di un padre e di una madre di sesso diverso. A questo proposito possono far riflettere le risoluzioni dell'American psychiatric associaton (2002) e dell'American psychological association (2004): entrambe sulla base di osservazioni scientifiche documentate, sostengono che i bambini educati da una coppia omosessuale dimostrano un livello emozionale, cognitivo e sociale simile a quello dei bambini cresciuti con genitori eterosessuali».

giovedì 22 maggio 2008

Splendidi amori

Le trame dei film ormai si possono fare con qualsiasi cosa, e forse questo film lo conferma; ma non vorrei buttare completamente al vento una delle opere di Gregg Araki prima di averne farro almeno qualche piccolo commento positivo.
Per quanto la trama possa risultare banale, a volte anche esagerata, alla fine il regista è stato in grado di esplorare in quale modo i giovani possono trovarsi imbrigliati nelle tele dell'amore, e parliamo di qualsiasi tipo di amore, anche quello incerto, quello che ti fa stare in bilico tra due persone. Molti non lo ritengono amore, ma solo confusione, e questo film serve a sostenere il contrario invece, che l'amore può estendersi a più d'una persona, basta saperlo gestire, ma soprattutto bisognerebbe far chiarezza tra gli interessati.
Purtroppo il film si spinge un po' oltre, infatti la protagonista può risultare un po' troppo superficiale, e di sicuro il tutto ne risente, soprattutto vista la discutibile scelta finale...e non parlo della scelta di chi amare.
Comunque è passabile, certo non d'alto livello, come Mysterious Skin, ma almeno non ti fa venire voglia di spegnere la tv.
Voto con un 6, spero che si possa avere di meglio da Araki.

T.M.

Infinito

mercoledì 21 maggio 2008

Impronte di sogno

Ci sono momenti in cui mi perdo nel vuoto della mia mente, e momenti in cui questo vuoto diventa caos di mille cose informi, che non riesco a controllare.
Fisso il vuoto, e tutte le voci intorno a me perdono il loro significato. I suoni, la musica, persino le immagini, i colori, ogni cosa svanisce in un vortice che cancella tutto all'istante, e lo rende puro, neutro, e mi sembra di camminare sulla riva del mare, senza vedere i miei passi sulla sabbia, cancellati troppo presto dalle onde che sfiorano la mia pelle.
Non vedo nemmeno il mio riflesso, e scorgo appena la mia ombra, eppure il sole davanti a me splende, e l'acqua si scalda con i suoi raggi, mentre la mia pelle rimane fredda, inerte, e non so più se sto camminando; con i miei pensieri si sono fermanti pure i miei passi, ma ora riesco a vedere le mie impronte, che si stagliano davanti a me, e proseguono, profonde, e segnano un cammino incancellabile, ma io non riesco a muovermi, non riesco a calcare quelle orme che vorrei tanto seguire, che vorrei catturare, e fanno in tempo ad inaridire, sotto il sole, non più bagnate dalla dolce acqua del mare.
Allora mi chino, e accarezzo la spuma lucente, mi immergo nella limpida acqua che pian piano raffredda le mie membra; e viene sera. La luna accoglie il mio sguardo, e finalmente i suoi raggi si posano su me, e mi donano la forza che il sole mi ha negato. Mi avvolgo del loro tepore e comincio a sognare.

T.M.

Melanzane tossiche?

Forse pochi lo sanno, ma le melanzane sono leggermente tossiche.
Le melanzane fanno parte della famiglia delle solanacee di cui fanno parte altri alimenti:

-patate
-peperoncino
-pomodoro (solo il pomodoro ancora verde contiene la solanina, tossica)
-peperoni

Quella delle solanacee è una "famiglia" che comprende circa 85 generi e almeno 2200 specie. Contengono sostanze tossiche più o meno concentrate, dannose per il nostro organismo (solanina, atropina, solanocapsina). Possono causare dolori addominali, diarrea emorragica, letargia, salivazione anomala, gravi problemi gastrici, rallentamento del battito cardiaco e gravi alterazioni neurologiche. La concentrazione degli alcaloidi è più o meno concentrata a seconda dell'ortaggio. Evitare semi, foglie e frutti non maturi (come dicevo prima, i pomodori ancora verdi). La maggior parte delle sostanze irritanti è contenuta nella buccia.
Ma la tossicità della melanzana, a quanto pare, deriva proprio dal contenuto di solanina (è un alcaloide tossico) nella buccia, infatti è consigliabile toglierla. A volte sarebbe anche opportuno far scolare l'acqua di vegetazione; questa operazione si svolge nel seguente modo:
- tagliare le melanzane a fette
- adagiarle su un piatto
- mettere un pizzico di sale su ogni fettina
- lasciare riposare per circa un'oretta

Alla fine di questa operazione la melanzana avrà rilasciato un po di acqua, che logicamente butteremo via.
Un altro consiglio è
quello di evitare di mangiare patate e melanzane crude, in quanto la patata contiene anch'essa un elevato contenuto di solanina, che si riduce del 40-50 % durante la cottura, mentre la melanzana cruda ha un gusto molto sgradevole.

Mappa visitatori