giovedì 27 dicembre 2007

Amami

"Amami quando lo merito meno, perché sarà quando ne ho più bisogno"

Io credo che sia sicuramente triste, ma non per chi ha pensato di scrivere questo pensiero, quanto piuttosto per il senso che questa frase ha.
Tante, troppe volte si fa della profondità, della malinconia, della depressione (quella meno grave naturalmente, non la malattia vera e propria che è ben altro) una scusa per sentirsi appoggiati e compresi nei propri errori.
Troppo spesso si pretende che chi ci è affianco ci "capisca" nel nome dell'amore e del rispetto anche e soprattutto quando noi non siamo capaci di dimostrarne egualmente.
Parlo al plurale intendendo il genere umano come generalizzazione assoluta del concetto di "NOI".
Credo che questa frase sia una maschera, sia una falsità gratuita che tenta di vincolare chi ci ama. Credo che sia un modo di scaricare le proprie responsabilità in modo velato.
Credo sia una frase errata perchè c'é una richiesta d'amore.
Credo sia errata per via dell'imperatività.
Credo che non ci sia un bisogno d'amore diverso a seconda degli stati d'animo ma ce ne si renda conto in modo diverso quando è più opportuno e che, in quei momenti, lo si avverta come problema profondo.
Ci sono cose che sembrano banali ma che nascondono concetti profondi.
La gente solitamente si appoggia alle parole importanti come "amore", "merito" e "bisogno". Ma non si fa caso al legame che viene a crearsi tra esse.
C'é un mondo dietro ad ogni spazio vuoto, in qualsiasi direzione si decida di guardare.

Dario Carta

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