Il campo di confronto per nuove idee, dove i sogni si scontrano con la realtà e fanno crescere la speranza.
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venerdì 27 gennaio 2012
giovedì 26 gennaio 2012
Il pringioniero di Amsterdam
Un film assolutamente da vedere par la bravura degli attori, ma
soprattutto per la magistrale regia di Hitchcock che in questo film ha
saputo combinare perfettamente tutti gli elementi che lo
contraddistinguono. Un po' inspiegabile il motivo per cui siano stati
tagliati 30 minuti del film, che invece nella versione rimasterizzata
vengono riproposti in lingua originale con sottotitoli.
La scena
dell'aereo è secondo me memorabile. Nonostante la "grossolanità" degli
effetti speciali, qualitativamente elevati però per l'epoca, l'intera
sequenza contiene una tale forza da far apprezzare appieno allo
spettatore la resa della tragicità del momento.
Forse la suspance,
l'intrigo e i colpi di scena non sono ritmati come altri capolavori del
maestro, ma assicuro a chiunque si accinga a guardarlo che questo film
non delude assolutamente per la forma e i contenuti che sono
assolutamente all'altezza dei grandi film di Hitchcock, grazie anche a
degli attori azzeccati.
T.M.
mercoledì 18 gennaio 2012
Catene invisibili

Qual è la strada che vogliamo prendere? È veramente necessario saperlo? Probabilmente superfluo, perché, man mano la via ci viene indicata, noi non accompagniamo unicamente noi stessi, ma tutte le persone che portiamo dentro di noi, per questo la maggior parte di coloro che seguono il cammino che si sono prefissati non hanno nessuno con fissa dimora nel loro cuore.
Una leggera variazione esisterà sempre, perché esistono gli altri; ma fino a quanto questo è sopportabile? Fino a quando possiamo permettere agli altri di entrare in conflitto con il nostro cammino, bruciando le nostre già misere energie affinché ci accorgiamo di loro, mettendo in ombra noi stessi, e tutto quello che siamo, o vorremmo essere?
Questa mattina mi sono svegliato, e mi sono chiesto se per caso non sono tutte queste persone che ci circondano a farci diventare quello che siamo, ad obbligarci ad un ruolo, anche quando questo comincia a starci stretto; perché quando tutti non fanno che apprezzarci, farci mille complimenti, arrogarci il ruolo di magnifici ascoltatori, non è forse che gli altri si aspettano che noi siamo questo, e nient'altro? Ho come l'assurda sensazione che se anche solo tentassimo di essere diversi da quello che siamo, se solo ci spingessimo un tantino oltre, mostrando un po' anche i nostri desideri, oltre a prodigarci per soddisfare quelli degli altri, verremmo automaticamente, seppur delicatamente, messi da parte.
A noi viene dato il difficile ruolo del compromesso, su tutto, ad ogni livello; ma noi dobbiamo cercare il compromesso, pur non essendolo mai! In nessun luogo, in nessuna occasione saremo la scelta, seppur di compromesso, al fine di renderci felici, e soprattutto mai, per nessuna ragione, dovendo noi prendere una decisione, potremo muoverci tranquillamente tra le spire altrui senza cercare con diplomazia di non ferire nessuno, pur non riuscendoci, data la volubile strada del cuore di chi ci circonda.
Una leggera variazione esisterà sempre, perché esistono gli altri; ma fino a quanto questo è sopportabile? Fino a quando possiamo permettere agli altri di entrare in conflitto con il nostro cammino, bruciando le nostre già misere energie affinché ci accorgiamo di loro, mettendo in ombra noi stessi, e tutto quello che siamo, o vorremmo essere?
Questa mattina mi sono svegliato, e mi sono chiesto se per caso non sono tutte queste persone che ci circondano a farci diventare quello che siamo, ad obbligarci ad un ruolo, anche quando questo comincia a starci stretto; perché quando tutti non fanno che apprezzarci, farci mille complimenti, arrogarci il ruolo di magnifici ascoltatori, non è forse che gli altri si aspettano che noi siamo questo, e nient'altro? Ho come l'assurda sensazione che se anche solo tentassimo di essere diversi da quello che siamo, se solo ci spingessimo un tantino oltre, mostrando un po' anche i nostri desideri, oltre a prodigarci per soddisfare quelli degli altri, verremmo automaticamente, seppur delicatamente, messi da parte.
A noi viene dato il difficile ruolo del compromesso, su tutto, ad ogni livello; ma noi dobbiamo cercare il compromesso, pur non essendolo mai! In nessun luogo, in nessuna occasione saremo la scelta, seppur di compromesso, al fine di renderci felici, e soprattutto mai, per nessuna ragione, dovendo noi prendere una decisione, potremo muoverci tranquillamente tra le spire altrui senza cercare con diplomazia di non ferire nessuno, pur non riuscendoci, data la volubile strada del cuore di chi ci circonda.
È un triste destino che ci appartiene, che lega noi poveri infermi delle emozioni a quel solido nastro d’argento che incorona le nostre “virtù”, ignari delle spine che affondano nella nostra carne quando la nostra anima cerca raramente di venire a galla.
T.M.
martedì 3 gennaio 2012
mercoledì 21 dicembre 2011
giovedì 15 dicembre 2011
Ma qualcuno mi legge davvero?

Vi prego, se qualcuno mi legge mi scriva anche qualcosa, perchè vorrei tanto poter scambiare un po' di idee con i miei lettori, o in generale con qualcuno a cui piace parlare, confrontarsi...
Spero proprio che qualcuno mi stia ...leggendo :-)
T.M.
sabato 10 dicembre 2011
martedì 25 ottobre 2011
Anima fragile

Puoi chinare la testa in segno di resa, ma il fuoco continua a bruciare di fronte a te, e mentre le fiamme lambiscono ogni parte del tuo corpo, senti le forze che ti abbandonano. Non ci sono segni, non ci sono ferite, eppure ogni parte di te sanguina, e le tue lacrime non riescono neppure a vedere la luce, asciugate dall'arida culla che ti accompagna verso il baratro; e tu puoi solo guardare, inerme la fine di ogni tua resistenza, l'assenza di appigli, nessuna giustizia e nessuna pietà, perchè hai perso il diritto ad ogni cosa, nello stesso istante in cui hai guardato il male negli occhi.
Non ci sono difese, non ci sono speranze, se non quella di ripararsi le orecchie dal suono spiacevole di una voce crudele, e chiudere gli occhi alla vista della violenza; appassire, lentamente, fino a ridursi all'osso di un'anima che può sopravvivere solo perchè invisibile, e partire, per andare lontano, in qualsiasi luogo, in qualsiasi spazio, ovunque, dove non ci raggiunga mai più la voce dell'ignoranza.
T.M.
venerdì 21 ottobre 2011
in this shirt
Testo
I am lost in our rainbow now our rainbow has gone
Overcast by your shadow as our worlds move on
But in this shirt, I can be you, to be near you for a while
In your shirt I can be you, to be near you for a while There’s a crane knocking down all those things that we were
I awake in the night to hear the engines purr
There’s a pain it does ripple through my frame makes me lame
There’s a thorn in my side, it’s the shame, it’s the pride
Of you and me, ever changing, moving on now, moving fast
And his touch must be wanted must become through your ask
But I need Jake to tell you that I love you it never rests
And I’ve bled everyday now for a year for a year
I did send you a note on the wind for to read
Our names there together must have fallen like a seed
To the depths of the soil burried deep in the ground
On the wind I could hear you call my name I held the sounds
I am lost
I am lost in our rainbow now our rainbow has gone
I am lost in our rainbow now our rainbow has gone
I am lost Traduzione
mercoledì 19 ottobre 2011
martedì 18 ottobre 2011
L'Attesa

allora i nostri sensi si inebriano di attimi
riflessi
nei nostri respiri,
momenti attesi
che prendono forma negli sguardi
vuoti
dei nostri sogni,
fino all'ora del nostro incontro.
T.M.
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