giovedì 21 gennaio 2010

Il volo del calabrone - Ken Follet

E' l'ennesimo volo fantastico che la scrittura di Follet ci fa fare, emozioni forti e romantiche, colpi di scena che si susseguono uno dopo l'altro, una storia sulla guerra che però ci fa vivere nel cuore delle persone. Ovviamente non bisogna aspettarsi un romanzo storico, ma la narrazione è assolutamente perfetta e coinvolgente.
Purtroppo i seguaci di Follet (come me) si accorgeranno di quanto abbia spinto sull'acceleratore con questo romanzo, cercando di mettere all'interno il maggior numero di cose, sperando di sconvolgere il lettore, e purtroppo, a tratti, risulta un po' poco credibile; ma d'altra parte bisogna concederlo ad un romanziere come lui, in grado di saltare da un genere all'altro, che ogni tanto prova a concedersi un po' di stravaganza, essendo però sempre impeccabile.
Un bell'8 per questo romanzo, che consiglio a tutti, anche se raccomando calorosamente di leggere alcune delle sue produzioni migliori, come " una ricchezza pericolosa" e "le gazze ladre" ("i pilastri della terra" non l'ho ancora letto, ma data la sua fama... si consiglia da solo).

T.M.

mercoledì 30 dicembre 2009

Il sexy club del cioccolato

Il sexy club del cioccolato... un'esperienza da provare. Il titolo non mi attirava molto, lo ammetto, soprattutto con quel "sexy" infilato dentro che sembrava tanto voler rendere più piccante e appetibile il prodotto; poi mi sono ricreduto, l'ho letto tutto d'un fiato, e devo dire che in un certo senso il "sexy" ci sta bene, dato lo spirito un po' "ammiccante" dei dialoghi tra i personaggi, delle situazioni, ma anche del linguaggio del cibo, che non guasta mai.  Il cioccolato è ovviamente il protagonista, forse anche troppo, dato che ho condizionato pure me, portandomi ad apprezzarne il sapore nei vari momenti della giornata, anche se non ai livelli delle protagoniste (fortunatamente).  Comunque è un libro davvero piacevole, allegro, un libro per un momento di puro relax, scritto anche sufficientemente bene, e con una dose adeguata di umorismo inglese che non guasta mai (anche se non ai livelli di Sophie Kinsella, ma questo me l'aspettavo ancora prima di prendere per le mani il libro). Quindi lo consiglio vivamente, soprattutto per chi vuole prendersi una pausa dalle letture pesanti, ma mi raccomando, dopo averlo letto, attenzione a non aumentare voi di peso!
T.M.

giovedì 17 dicembre 2009

La signora dei funerali - Madeleine Wickham

Ho appena terminato di leggero, e devo dire che sono rimasto sorpreso, perchè questo libro è andato oltre le mie aspettative (che erano molto basse). Nonostante lo stile "Kinsella" sia del tutto assente, devo dire che l'autrice ha iniziato la sua carriera con non meno bravura rispetto ai successivi successi internazionali; manca il consueto humor inglese, ma non per questo la trama del libro ne risente, anzi, si riscopre una nuova Kinsella, fatta di sentimenti profondi e di ingegnosa fantasia che va oltre allo shopping. E' vero, ci sono parecchi punti deboli, la trama infatti è originale ma poco sviluppata, e, purtroppo, il personaggio principale di Fleur è il meno approfondito, cosa che mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, perchè nonostante tutti dicessero fosse un personaggio insopportabile io l'ho trovato incredibilmente interessante, e se solo l'autrice avesse saputo sfruttarlo meglio tutta la vicenda avrebbe preso più "colore".
Ad ogni modo sono contento di aver scoperto questo lato dell'autrice, e non condanno per niente questo "romanzo ritrovato", come invece fanno molte critiche.
Ve lo consiglio! ...ma prima date un'occhiata alle opere più famose...
T.M.

mercoledì 16 dicembre 2009

Torta di patate


Ingredienti:
-500 g di patate farinose
-4 cucchiai di farina bianca
-120 g di burro
-150 g di zuccherso semolato
-4 uova grosse (tuorili e albumi separati)
-60 g di pinoli
-90 g di uva sultanina
-1 cucchiaino di noce moscata grattuggiata
-1 cucchiaino di buccia di limone finemente grattuggiata
-1 cucchiaino di aroma di mandorla
-4-6 cucchiai di zucchero a velo
Preparazione:
Lessate per circa 25 minuti le patate con la buccia in una pentola di acqua salata bollente, fino a quando saranno morbide.
Sbucciatele, mettetele in una ciotola con la farina e schiacciatele finchè il composto risulterà amalgamato.
Preriscaldate il forno a 180°C.
Imburrate una tortiera di 24 cm di diametro e foderatela con la farta da forno.
Montate a crema il burro con lo zucchero, unite i tuorli, amalgamandoli uno per volta.
Aggiungete le patate, i pinoli, l'uva sultanina, la noce moscata, la buccia di limone e l'aroma di mandorla e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo.
Montate a neve gli albumi in una ciotola e aggiungeteli al composto con un grosso cucchiaio di metallo.
Mettete il tutto in una tortiera e fate cuocere per 35-45 minuti o fino a quando sarà dorato in superficie e uno stuzzicadenti infilato nel centro risulterà asciutto.
Fate raffreddare completamente su una gratella per dolci.
Spolverizzate con lo zucchero a velo.


T.M.
 

lunedì 14 dicembre 2009

Cupcake al cioccolato e cocco


Ingredienti:
-100 g di cioccolato fondente tritato grossolanamente
-60 g di cocco secco a scaglie
-1,5 dl di panna
-100 g di farina bianca
-1 cucchiaino di lievito in polvere
-2 cucchiai di cacao amaro in polvere
-200 g di zucchero semolato
-90 g di burro morbido
-2 uova grosse
-sale
Ganache al cioccolato
-60 g di cioccolato fondente tritato grossolanamente
-1,25 dl di panna
-2 cucchiai di cocco a scaglie

-cocco a scaglie per guarnire
Preparazione:
Preriscaldare il forno a 170°C e inserire i pirottini di carta in uno stampo da 12 muffin.
Fate fondere il cioccolato con la panna a bagnomaria, in acqua che sobbolle appena.
Mettetelo da parte e lasciate intiepidire.
Setacciate la farina, il lievito, il cacao e un pizzico di sale in una terrina capiente, quindi unite lo zucchero.
Lavorate il burro e le uova mescolando brevemente e incorporate agli ingredienti secci il composto, seguito dal cocco a scaglie e dal cioccolato fuso.
Versate la pastella nei pirottini riempiendoli per tre quarti, fate cuocere i dolcetti per 25-30 minuti, finchè saranno dorati e consistenti al tatto e lasciateli raffreddare completamente.
Preparate la ganache, spalmatela sui pasticcini e guarniterli con il cocco a scaglie rimasto.

Ganache al cioccolato:
Fate fondere il cioccolato con la panna a bagnomaria, in acqua che sobbolle appena; togliete la pentola dal fuoco e unite il cocco.
Tenete la crema, ormai intiepidita, in frigorifero per 20 minuti, finchè si sarà addensata.


T.M.

lunedì 30 novembre 2009

Il piccione ed il colibrì

Aggraziato, sfuggente, nel suo delicato danzare; impacciato e un po’ impertinente zampettava un altro per la sua via. Bastò un attimo, un fugace sguardo, e l’intrepido ballerino arrestò la sua corsa, mentre il fremito delle ali proseguiva, i suoi occhi sembravano ora scolpiti nella pietra. Era musica intorno a loro, ed il vuoto più totale nella mente. Cosa mai attirò l’attenzione di quel delicato uccello verso quello strano esemplare?
Niente domande, niente risposte, nulla si affacciava più alla sua mente, se non il fascino per insignificanti particolari, come i suoi dolci occhi, così tristi, ed allo stesso tempo così pieni di vita. Come poteva un essere così pacato, così distante da lui, così saldo a quella terra ignuda, trasmettere tanta energia? Eppure inondava l’aria di gioia; ad un tratto il proprio gioioso danzare non gli sembrò più tanto speciale, e d’improvviso chetò le sue ali, per procedere debolmente al fianco di quel poderoso animale.
Il piccione osservava, dubbioso, i timidi gesti di quell’essere, strano, accanto a lui; non riconosceva nei suoi gesti la sicurezza ch’egli aveva espresso danzando. Dov’era tutta la sua grazia? Dove tutta la sua bellezza e la sua energia? Fu così ch’egli prese a turbinare nell’aria, ed il povero colibrì ad osservarlo, timido, da quel triste posto chiamato terra che gli sembrava ora più familiare.
Stanco ed arruffato il tronfio piccione tornò in seguito la sua bella manifestazione. Il debole ballerino osservava però ora i suoi occhi, e li trovò privi di espressione, non riconobbe quella fiamma che gli agitò il cuore, e la terra intorno a lui cominciò a tremare. Librandosi nell’aria osservò per l’ultima volta il piccione, quell’affascinante essere che con il suo sguardo l’aveva portato a percorre un cammino a lui ignoto, ma che con un fugace battito d’ali l’aveva riportato alla realtà.
I loro cuori sarebbero per sempre rimasti uniti ma avrebbero dovuto danzare lontani, così che il debole ballerino potesse ancora sentire l’aria sotto le proprie ali, e l’affascinante uccello dalle piume argentate proseguisse alla scoperta della sua terra incantata dalla quale svelare tesori che non avrebbero però mai superato lo sfavillante bagliore che conservava nel suo cuore.

T.M.

domenica 29 novembre 2009

Involtini della Pia


Ingredienti per 6 persone:
-sei fette di manzo da 100 g l'una
-50 g di lardo, prezzemolo, uno spicchio d'aglio, pepe
-100 g di provolone
-50 g di uva passa, 50 g di pinoli
-100 g di prosciutto
Per il ragù:
-200 g macinata di manzo
-200 g macinata di maiale
-150 g di cipolla
-un cucchiaio di olio
-mezzo bicchiere di vino rosso secco
-100 g di concentrato di pomodoro, sale
Private le fettine degli eventuali nervetti e del grasso e battetele ccon un batticarne per farle intenerire (per evitare che le fettine si sfibrino collocatele tra due fogli di pellicola trasparente da cucina per batterle).
Tritate il lardo assieme al prezzemolo, all'aglio e ad un po' di pepe. Tagliate il provolone a listarelle e lavate ed asciugate l'uvetta ed i pinoli.
Disponete su ogni fetta di carne una fettina di prosciutto e, al centro, il trito di lardo, il provolone, l'uvetta e i pinoli (i pinoli è meglio se vengono precedentemente tostati in padella, fino a quando assumono un colore leggermente ambrato, così da essere più saporiti).
Arrotolate la carne attorno al ripieno e legatela con uno spago sottile, chiudendo bene le estremità (è possibile fissare la fettina anche con degli stuzzicadenti alle estremità ed al centro).
Tritate ora la cipolla e rosolatela nell'olio; quando sarà colorita aggiungete la carne macinata che bagnerete con il vino, lasciandolo completamente evaporare. Unite un cucchiaio di concentrato di pomodoro, sale e lasciate insaporire mescolando spesso. Continuate ad aggiungere concentrato di pomodoro allungato con acqua finchè non avrete esaurito completamente quello a disposizione.
Dopo circa 1 ora e 30 minuti, gli involtini saranno cotti; toglieteli dal tegame e continuate la cottura del ragù ancora per 2 ore.
Negli ultimi 10 minuti, unite di nuovo la carne al sugo, lasciatela riscaldare e servitela subito in tavola.
Bon Appetit!

giovedì 26 novembre 2009

Scaloppine al melograno con pepe rosa


La preparazione è quella delle normali scaloppine. E' possibile usare il tipo di carne che si preferisce, ma ho notato che i risultati migliori vengono con la carne di pollo, così da renderla anche più saporita che non con le normali cotture.
Infariniamo le nostre fettine di petto... di polloe dopo aver preparato sul fuoco una padella con olio d'oliva (la quantità è a discrezione, ma sono comunque sufficienti pochi cucchiai, per evitare di immergere la carne nell'olio) si adagiano le fettine di pollo nella padella, a fuoco medio.
Si aggiungono poi alcuni grani di pepe rosa, a piacere, rigirando le fette di carne e salandole. Quando siamo a cottura quasi ultimata abbassiamo la fiamma e aggiungiamo il succo di un melograno (ottenuto spremendo i tutti i semi che abbiamo estratto da questo) cospargendolo delicatamente su tutte le fettine, e successivamente muevendo ciascuna con una forchettà all'interno del sugo creatosì così da permettere un addensamento del succo di melograno con la farina delle fettine di carne.
Quando si è creato un sugo sufficientemente denso possiamo spegnere i fornelli e servire nei piatti cospargendo ogni fettina con la crema di melograno ed il pepe rosa (volendo è possibile conservare alcuni semi di melograno integri da affiancare alle fettine di carne così da decorare il piatto).

T.M.
 

mercoledì 25 novembre 2009

Taralli pugliesi (alla veneta)


INGREDIENTI:
1 kg di farina
350 ml di vino bianco secco
200 ml di olio extravergine d'oliva
30 g di sale
q.b. Spezie: paprika, peperoncino, rosmarino, semi di finocchio...
(Le dosi di olio e vino sono indicative, dipende tanto dall'umidità e dalla temperatura della stanza... Pare che la cucina non sia una scienza esatta!)
Preparate la fontana con la farina e il sale, aggiungete il vino finché inizia ad amalgamarsi, poi passate all'olio. Quando si riesce a formare una palla, provate a fare dei rotolini di circa 1 cm di diametro: la pasta deve restare compatta, se si sbriciola aggiungete dell'altro vino. Una volta raggiunta la consistenza giusta, è il momento di aggiungere le spezie: mettetene quanto vi pare, assaggiate pure la pasta per trovare il punto giusto, e amalgamate bene.
A questo punto lasciate riposare per 20-30 minuti.
Adesso inizia il divertimento: preparate dei cilindretti di 1 cm di diametro e dategli la caratteristica forma ad anello, cercate di farli tutti della stessa grandezza, altrimenti in forno alcuni si bruciano e altri restano crudi. Mentre preparate i taralli, mettete una pentola d'acqua a bollire con una presa di sale (come l'acqua per la pasta), quando raggiunge il bollore, tuffate una decina di taralli, ripescateli quando tornano a galla (questione di due minuti, come gli gnocchi), e metteteli ad asciugare su un panno pulito, poi stendeteli sulla teglia. Consiglio di cambiare l'acqua ogni tanto, perché dopo un po' i taralli iniziano a essere ricoperti di una patina biancastra che una volta cotta sarà un po' duretta da mordere.
Quando avrete un teglia pronta, infornatela a 180° (preriscaldato) per 25-30 minuti a seconda delle dimensioni dei taralli, ma teneteli d'occhio perché dipende tanto dal forno il tempo di cottura.
Una volta sfornati portate pazienza e lasciateli raffreddare, lo so che hanno un profumino delizioso!
Happy snack!

martedì 24 novembre 2009

Lingue di gatto - Ai fiori d'arancio e al rum


INGREDIENTI:
50 gr di burro
2 albumi d'uovo
100 gr di zucchero semolato
50 gr di farina setacciata
50 gr di mandorle sbucciate e tritate (facolatativo)
Aromi (arancio-fiori d'arancio-rum-mandorle-limone)
Accendere il forno e preriscaldarlo a 190°.
Sciogliere il burro a bagnomaria, assicurandosi che non si surriscaldi troppo.
Montare i bianchi d'uovo in una ciotola. Aggiungere lo zucchero, la farina, l'aroma desiderato, le mandorle e il burro. Mescolare il tutto e versarlo con un cucchiaio in una siringa con una normale bocchetta abbastanza stretta, di un paio di mm di diametro.
Spremere la miscela su una lastra da forno a strisce di 7,5 cm. Disporle ben distanziate affinchè abbiano spazio sufficente dato che in cottura le striscette create tendono ad allargarsi e appiattirsi.
Mettere la lastra in forno e cuocere per circa 7 min, o comunque fino a quando si comincia a vedere ben dorato il bordo del biscotto, come nella foto.


T.M.
 

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