lunedì 15 ottobre 2007

L'albatro

Spesso, per divertirsi, gli uomini d'equipaggio
Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, indolenti compagni di vïaggio,
Il vascello che va sopra gli abissi amari.

E li hanno appena posti sul ponte della nave
Che, inetti e vergognosi, questi re dell'azzurro
Pietosamente calano le grandi ali bianche,
Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi.

Com'è goffo e maldestro, l'alato viaggiatore!
Lui, prima così bello, com'è comico e brutto!
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco,
L'altro, arrancando, mima l'infermo che volava!

Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
Che abita la tempesta e ride dell'arciere;

Ma esule sulla terra, al centro degli scherni,

Per le ali di gigante non riesce a camminare.


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Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseauz des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.

À peine les ont-il déposeés sur le planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.

Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-guele,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!

Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête e se rit de l'archer;
Exilé sul le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.

Charles Baudelaire

[da I fiori del male]
[traduzione di Giuseppe Cirigliano]

Rihanna - Umbrella




Incomprensibile

Ero convinto che non esistesse l'incomunicabilità tra le persone, sono sempre stato sicuro che in un modo o nell'altro due persone potessero capirsi, ascoltandosi, anche se le ragioni sono totalmente opposte, anche se il modo di esprimersi è completamente diverso, due persone possono giungere ad un punto di contatto, e sfruttarlo al massimo per avvicinarsi, per avere uno scambio di idee, di opinioni, anche senza infulenzarsi, ma solo per capirsi.
Ora invece non sono più convinto di questa cosa; mi sono reso conto che esistono persone che per quanto si parli con loro, sembra non trasmettersi nulla, come se ogni parola rimbalzasse, e ritornasse a te, come se ci fosse solo uno scambio di silenzi, anche se le parole in realtà eistono, ma è come se esaurissero il loro significato appena giungono alle labbra, e l'altro non è in grado di leggere neppure il labbiale per aiutarti, non si sforza nemmeno di guardarti, è come se ti desse costantemente le spalle e ti parlasse sopra con frasi sconnesse che non hanno niente a che fare con quello che dici tu. E' veramente possibile che esistano persone simili? E se sì, dove trovano la forza di allontanare da sè tutti gli sforzi che gli altri fanno per rendersi comprensibili per loro? Sembrano ignorare i bisogni altrui, le emozioni che li circondano, e percepiscono solo le loro, come se avessero uno schermo che le conserva e non ne permette il filtraggio altrui. Sono persone distanti, che forse parlano un'altra lungua, ma che sicuramente nel loro subconscio capiscono la nostra, ma la ritengono troppo noiosa anche solo per ascoltarla.
Allora si può solo restare in silenzio, perchè quello schermo che le separa dalle altre persone è pronto a cambiare colore, e a nascondere anche le emozioni fisiche delle altre persone, cosicchè non serve neppure versare una lacrima, nella speranza che venga notata, perchè in quell'istante non possiamo più essere visti, veniamo immediatamente cancellati, rinchiusi dietro quello schermo, isolati, fino a quando forse le nostre emozioni non potranno più nuocere a nessuno.


T.M.

domenica 14 ottobre 2007

Mina - Lui, lui, lui




Un amore

Dov'è finito il mio IO? Mi sono annullato in un AMORE? Ho barattato la mia anima con l'angoscia costante per una persona per la quale mi ucciderei? Mi sembra di aver iniziato un sogno dal quale non riesco ad uscire nonostante tutte le mie forze.
Persiste la mia paura di rimanere da solo, e vedo gli altri, che si muovono dietro ad un vetro, e nessuno ode la mia voce, o forse non la vuole sentire. Tutta la mia energia sprecata a cercare una breccia attraverso la quale farmi sentire, uno spiraglio per poter essere ascoltato, e capito; ma nessuno ha orecchie, e tutti sembrano muoversi troppo in fretta per potermi anche solo vedere.
E' questo il mio destino? Vorrei fermare il tempo, e guardarmi intorno, per capire cosa in tutto questo mondo fa girare tanta indifferenza, dove sono finite le emozioni delle persone, e dove i loro cuori.
Un AMORE può prosciuarti l'anima, ma non dovrebbe mai ucciderti, solo che io non so quale sarà il mio destino, e di fronte a questo vedo il vuoto, che mi colma di infinita tristezza. Una volta avevo delle immagini di fronte a me, e distinguevo ogni istante della mia esistenza sapendo ciò che avrei fatto, e ciò che avrei voluto fare, ora invece brancolo in una luce accecante che non mi consente di andare nè avanti nè indietro, ed ho paura di aver perso il sentiero già da un bel po', e chissà se riuscirò mai a ritrovarlo.

T.M.

venerdì 12 ottobre 2007

Troppo amore

Mi sto ponendo delle domande sull'amore in questi giorni, specialmente quello di coppia, delle coppie fisse, quelle in cui ormai l'uno sa tutto dell'altro.
Mi domando: come mai le persone vogliono tanto trovare qualcuno che le faccia sentire importanti, uniche, speciali, qualcuno che le ami veramente, e poi quando lo trovano, sanno solo dire che ricevere troppe attenzioni spegne tutto nel rapporto, o se non lo dicono in ogni caso fanno in modo che nella storia tutto si appiattisca e l'immancabile conseguenza successiva è che quello troppo amato va a trovarsi qualcuno con cui divertirsi.
Sarà forse vero allora che l'amore deve tenere sulle spine? Ma fino a quando? Non credo sia possibile tutta la vita; per carità, una persona che si fa desiderare è estremamente affascinante, ma a me dopo un po' stanca, e preferirei di gran lunga qualcuno che accetta le mie attenzioni per quelle che sono e desiderasse solo ricambiarle in pieno, in fin dei conti non chiedo altro.
Ogniuno di noi lotta ogni giorno con un proprio universo personale, fatto di infinite contraddizioni, ma il punto è che se la contraddizione principale è quella che in amore deve esserci una caccia continua, anche della persona che ormai sei sicuro sia fatta per te, che senso ha parlare di coppia fissa? Allora sarebbe meglio continuare a rincorrersi all'infinito per mantenere accesa quella fiamma di passione che arde in noi quando vediamo il nostro oggetto del desiderio.
Ritengo che le persone che non sanno accontentarsi dell'affetto che viene donato loro, ma soprattutto quelle che lo accettano e se ne lamentano senza però dare molto in cambio, dovrebbero guardarsi allo specchio, e magari farlo tutte insieme, e allora si renderebbero conto che in fin dei conti non sono gli dei scesi sulla terra e gli altri i comuni mortali pronti ad adorarli, ma anche loro hanno due gambe e due braccia, e forse potrebbero cominciare ad usarle cercando di esprimere un po' di quell'affetto che fino ad ora hanno solo aspettato passivamente di ricevere dagli altri.
Così però ritengo si giunga ad essere troppo polemici, forse la soluzione migliore è allora quella di accorgersi che non dobbiamo permettere a queste persone di darci per scontate, e allora forse sosterremmo un po' il gioco. Nell'amore però è tutto così troppo complicato che passare da un ruolo ad un altro è estremamente semplice, mi domando solo se un giorno potrei provare anche io la sensazione di essere troppo amato, e reputarla noiosa; ma forse non è materia per i romantici.

T.M.

giovedì 11 ottobre 2007

Franco Battiato - E ti vengo a cercare




Sensazione

Se delicatamente una persona si insinua nella tua vita e ti fa carezzare le emozioni più profonde che credevi perdute...
...se sognando ti stupisci e cerchi di aprire gli occhi scoprendo che non era solo un sogno...
...e se tutto quello che ti circonda si illumina improvvisamente e la vita suona con nuove corde la sua musica che ondeggia dolcemente alle tue orecchie...

...mi sorprendo, e la sorpresa mi costringe a voltarmi...
...se un fremito percorre il mio corpo, e mi accorgo che non è solo la luce del sole a sfiorare la mia pelle...
...se sorrido...
...mi si congela allimprovviso un'emozione nel cuore, e la custodisco, gelosamente...
...e non mi sorprendo, ma osservo soddisfatto la dolce sensazione che continua a danzare dentro di me, e con candidi passi da ballerina allieta le mie membra...
...e sorrido, candidamente disteso, inerme, alla luce dei nuovi sensi dischiusi in me.

T.M.


Padova atelier internazionale di architettura


Padova, dal 7 ottobre al 2 novembre 2005




Presso il Palazzo della Ragione, ingresso da piazza delle Erbe - Padova 68 progetti architettonici per il recupero di 10 siti della città.

Padova è stata oggetto di riflessione e di studio per docenti e studenti dell’Accademia di architettura che hanno realizzato dei progetti di intervento per migliorarne la qualità architettonica sul tessuto urbano già esistente.

Tavola rotonda "Pensare l’Architettura - Dalla rivoluzione del palazzo della Ragione ai linguaggi dell’architettura contemporanea". sabato 29 OTTOBRE 2005, dalle 10:00 alle 14:00 al Ridotto del Teatro Verdi, via dei Livello, 32 - Padova

Relatori: l'architetto Mario Botta (che parla del suo progetto del Mart di Rovereto), l’architetto Gonçalo Byrne dell’Università di Coimbra (Portogallo), Jörg Friedrich, professore di progettazione all'Università di Amburgo e il critico Philippe Daverio.

Ulteriori informazioni
www.padovanet.it/dettaglio.jsp?tassid=90&id=6626

www

Skunk Anansie - Hedonism (xnoi)


mercoledì 10 ottobre 2007

Patty Pravo - Pensiero stupendo




Il consiglio di un'amica


..solo il tempo ti darà le risposte a tutto..
..intanto dobbiamo Ballare come se nessuno ci guardasse..

GreenSapphire

Allora danzerò tra questa folla di silenzi alla ricerca di niente..
..muovendomi in uno spazio creato da speranze contenute e da sogni concreti,
dove solo io so dove guardare..
finchè qualcuno non indirizzerà il mio sguardo altrove.

T.M.

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