martedì 4 novembre 2008

Capricorno

Il film che mi rappresenta - Mulholland drive


L'ambiguità è nelle tue corde, corde di violino che alternano note acute a voci gravi. Sei enigmatico, intelligente, ami la luce soffusa al giorno abbagliante che scolora una lampada. Sei aperto alle esperienze credendo fermamente che ognuna di esse faccia crescere. Il tuo film non poteva che essere un'opera d'arte del doppio, dove sogno e realtà si confondono.

Sigur Ros - Samskeyti

A volte ti fermi a pensare, e credi di sognare...
...sognare quel sorriso che ti ha illuminato il viso...
...quegli occhi che ti hanno aperto il cuore...
Credi sia un sogno, e richiudi gli occhi...
...e quella luce brilla dentro di te...
...ti affascina...
...non riesci a smettere di guardarla...
E mentre quella luce ti scalda...
...ti senti sollevare...
...e ti accarezza l'aria tra le dita...
..il cuore ti fa male...
...ma non smetti di sognare...
...perchè è quello che ti rimane...
...

T.M.

lunedì 3 novembre 2008

Hermann Hesse

"Stare a riflettere e scervellarsi conta poco, perchè poi non si fa ciò che si pensa, ma ogni passo, in fondo, è senza riflessione, così come lo vuole il cuore."

Hermann Hesse

sabato 25 ottobre 2008

Per chi batte il cuore

Un cuore può essere catturato solo dalla mano di colui che desidera proteggerlo...
...e dagli occhi di chi vuole amarlo
T.M.

venerdì 24 ottobre 2008

Scegliere... Sbagliare



Scegliere…sbagliare…prendere coscienza…e…Sbagliare di nuovo…E poi…Credere di scegliere con coscienza…E sbagliare ancora…E poi…Perdere la coscienza…Dimenticare di sbagliare…E forse…allora…Finalmente scegliere…scegliere cosa?
La possibilita’ di sbagliare vivendo.

Erica Jong... per sette vite


1) Eliminare i sensi di colpa;
2) non fare della sofferenza un culto;

3) vivere nel presente (o almeno nell'immediato futuro);

4) fare sempre le cose di cui si ha più paura (il coraggio s'impara a gustare col tempo);

5) fidarsi della gioia;

6) se il malocchio ti fissa, guardare da un'altra parte,

7) prepararsi ad avere 87 anni.

Erica Jong

giovedì 23 ottobre 2008

Non Amarsi

"Ama il tuo prossimo come te stesso" può essere letto come un invito a cominciare con l'imparare ad amare se stessi, vero punto di partenza per potersi avvicinare in modo autentico e armonioso anche agli altri.

Nel mondo super specializzato di oggi, si è diffusa l'aspettativa che siano sempre gli altri a risolvere i nostri problemi: chiediamo al medico di guarirci, allo psicologo di ristabilire il nostro equilibrio, al farmaco di sollevarci, alla televisione di divertirci.
Riporre la nostra fiducia in modo così esagerato in qualcuno o qualcosa d'"altro" tende a sminuire la considerazione che abbiamo di noi stessi e ad allontanarci dal nostro centro di equilibrio. Diventiamo meno presenti, ci fidiamo meno di noi stessi e, di conseguenza, ci amiamo anche di meno.
Questo "non amore" non rimane senza conseguenze. Tra le prime, quella di dover dominare l'altro oppure di voler sempre dimostrare, anche con la forza, la propria ragione. Sono atteggiamenti che si esprimono a parole, attraverso la tendenza a criticare aspramente, o a fatti, con la violenza, che può sfociare - in macro - nei conflitti bellici. Ma sono solo palliativi, sono tentativi di innalzare se stessi abbassando l'altro, di recuperare la stima di sé e l'amore di sé" penalizzando" altri.
Questa mancanza di amore per se stessi porta a un'altra conseguenza: la fuga. Se ci sentiamo in difficoltà, se siamo in situazioni che rischiano di minare la nostra fragilità, tendiamo a scappare. La fuga si esprime con l'allontanamento, l'indifferenza verso chi soffre o il non ascolto all'altro, per non farsi risucchiare dentro il suo mondo... problematico.
Per amarsi, invece, bisogna ritrovare il proprio potere personale, dato dalla padronanza su noi stessi e non più sugli altri; dato dal recupero di una propria centralità e dalla capacità di accettarsi e valorizzarsi per ciò che si è. Ecco un breve esercizio per cominciare a dirigersi in questa nuova direzione:

- Pensate a qualcuno che vi vuole bene (può trattarsi anche di una persona non più in vita).

- Chiedetevi cosa questa persona trova, o ha trovato, di così interessante, cosi bello in voi, da volervi tanto bene.

- Quando trovate almeno 3 risposte, conservatele dentro di voi, ripetendole ad altra voce, o semplicemente riflettendo su di esse, e lasciando che trovino uno spazio dentro la vostra mente.

Questa cura ricostituente, ripetuta diverse volte, ci eviterà di sentirci troppo vulnerabili o di abusare del nostro potere quando siamo in compagnia di altri; aumenterà il nostro "conto corrente emotivo", in modo da farci aprire al mondo con abbondanza, piuttosto che con povertà.
Le persone, constatando che ci vogliamo bene, si sentiranno investite dalla nostra carica vitale più, armoniosa, creando situazioni in cui le possibilità di incontro autentico e amore reciproco aumentano in modo considerevole.

Arthur Sackrule

mercoledì 22 ottobre 2008

Specchio

Quando credi che nella tua vita le cose più strane ti siano già capitate, succede sempre qualcosa di nuovo, inaspettato, e ti ritrovi di fronte allo specchio, vedendoti diverso, alterato, eppure non capisci se ti senti migliorato, o se la vita ti ha tolto una parte di te che non potrai mai recuperare.
Quando ti trovi di fronte a quello specchio ci vedi la tua anima, e a volte appare sfocata, indistinta, e stenti a riconoscerla. A volte la vedi muoversi, ma non ne cogli i gesti, a stento ne percepisci lo spostamento, eppure sai che lei è lì, e pian piano va in una direzione che non conosci, che non capisci, ma non puoi fermarla, e speri solo di poterla vedere distintamente un giorno, per guardarla negli occhi, e dire ancora: sono io.

T.M.

lunedì 20 ottobre 2008

Cosmopolitan


4 parti di Vodka
2 parti di Triple Sec
2 parti di Succo di Mirtillo
1 parte di Succo di Lime Fresco

Il cocktail Cosmopolitan è un grande classico americano, spesso presente nelle serate mondane d’oltreoceano; sovente viene chiamato con il suo nome abbreviato cioè Cosmo, e nonostante sia servito dentro ad una doppia coppa Martini non appartiene a questa categoria; esistono diverse opinioni sulle origini del Cosmopolitan, ma in realtà non si sa precisamente chi per primo inventò questo cocktail.
Oggi la sua popolarità è aumentata grazie al fortunato telefilm “Sex and the city”, nel quale quattro amiche Newyorkesi spesso si ritrovano a parlare delle loro avventure e dei loro problemi sedute davanti ad una invitante coppa di Cosmopolitan.
Sembra che la versione più accreditata della nascita del Cosmopolitan
sia da attribuire a Cheryl Cook, famosa bartender di Miami, che nel 1987 volle creare un cocktail che potesse piacere alle donne; prese quindi il più classico e famoso bicchiere da cocktail, la coppa Martini e miscelò pochi e semplici ingredienti fino a farlo diventare dolce e rosa: un sapore piacevole e un colore invitante. Fu un grande successo è diventò quindi uno dei cocktail preferiti dalle donne.

PREPARAZIONE:
Mettete a ghiacciare una doppia coppa Martini. Versare gli ingredienti dentro ad uno shaker nel quale avrete posto dei cubetti di ghiaccio per ¾ della sua capienza, dopo di che shakerate e successivamente filtrate il cocktail nella doppia coppa Martini ghiacciata. Guarnite con una fettina di limone o un ricciolo della sua scorza.

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