Il campo di confronto per nuove idee, dove i sogni si scontrano con la realtà e fanno crescere la speranza.
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lunedì 29 ottobre 2007
domenica 28 ottobre 2007
The Hours

La musica avvolge il tutto come una delicata sensazione che ci accompagna, dal risveglio del mattino fino alla sera, prima di coricarci; ci svela sogni e paure dei personaggi, ed allo stesso tempo ci fa riscoprire le nostre di paure, ci inquieta, e ci affascina, ci spinge dentro il film, fino a scaraventarci fuori alla fine, nella nostr
a realtà, a contatto con tutto quello che ci ha fatto vivere intensamente per tutta la durata della storia.
Non è solo un film, è un'esperienza, è osservare un'opera d'erte in ogni sua parte, anche quella più nascosta, che non riesci a vedere in un primo momento, ma che ti si svela piano piano, anche se potevi averla davanti agli occhi fin dall'inizio.
Posso votare solo con un 10, per me avrebbe dovuto vincere l'oscar come miglior film per il quale era entrato in nomination. E' imperdibile, e assolutamente da tenere con sè, per quando si voglia dare un'occhiata all'oscura realtà delle nostre "ore", per aprirsi, al mondo.
T.M.
Non è solo un film, è un'esperienza, è osservare un'opera d'erte in ogni sua parte, anche quella più nascosta, che non riesci a vedere in un primo momento, ma che ti si svela piano piano, anche se potevi averla davanti agli occhi fin dall'inizio.
Posso votare solo con un 10, per me avrebbe dovuto vincere l'oscar come miglior film per il quale era entrato in nomination. E' imperdibile, e assolutamente da tenere con sè, per quando si voglia dare un'occhiata all'oscura realtà delle nostre "ore", per aprirsi, al mondo.
sabato 27 ottobre 2007
A volte ritornano

Passato e presente, non dovrebbero mai mescolarsi, ogni cosa chiusa deve rimanere tale, e ogni persona dimenticata dovrebbe diventare cieca ai nostri occhi; ma forse qualcosa dentro di noi ce lo impedisce, soprattutto quando il nostro cuore comanda e porta i nostri pensieri verso quegli orizzonti dimenticati, nei quali una volta ci si perdeva, e dove ora si ha paura anche solo di guardare.
E' un sole, che non sorge nè tramonta, e rensta in bilico, tra false idee, e ci annienta, con la sua luce accecante, dalla quale non riusciamo a nasconderci.Sono incubi rischiarati, ma non per questo meno spaventosi, e puoi sentirti felice, mentre dentro il cuore soffre, e non puoi trattenere sorrisi, seppure il tuo spirito pianga.
E' inutule pensare, inutile cercare di dare una spiegazione, inutile anche solo aspettare. Uno scrigno

T.M.
Novità Disney: Come d'incanto
La classica fiaba animata Disney incontra la moderna commedia romantica live-action in COME D’INCANTO della Walt Disney Pictures.
Il film racconta della bellissima principessa Giselle (AMY ADAMS), bandita dal suo mondo magico e musicale per opera di una regina malvagia (SUSAN SARANDON).
Il film racconta della bellissima principessa Giselle (AMY ADAMS), bandita dal suo mondo magico e musicale per opera di una regina malvagia (SUSAN SARANDON).
La principessa si ritrova nella cruda realtà delle strade della Manhattan di oggi e, turbata da questo nuovo ambiente estraneo dove non vige la filosofia del “per sempre felici e contenti”, si sente smarrita e con tanta nostalgia della sua vita incantata.
Ma quando Giselle inizia a innamorarsi di un avvocato divorzista (PATRICK DEMPSEY) con tutti i suoi affascinanti difetti, accorso in suo aiuto, pur essendo già stata promessa nel suo regno a un perfetto principe delle fiabe (JAMES MARSDEN), è costretta a domandarsi: “Nel mondo reale può sopravvivere un’idea fiabesca dell’amore?”.
Ma quando Giselle inizia a innamorarsi di un avvocato divorzista (PATRICK DEMPSEY) con tutti i suoi affascinanti difetti, accorso in suo aiuto, pur essendo già stata promessa nel suo regno a un perfetto principe delle fiabe (JAMES MARSDEN), è costretta a domandarsi: “Nel mondo reale può sopravvivere un’idea fiabesca dell’amore?”.
lunedì 22 ottobre 2007
Grindhouse


Il film manca completamente del fascino presente in tutte le altre opere del regista, ma soprattutto per quanto sconclusionata possa apparire la storia, qui nulla emerge per far interessare lo spettatore, anzi, ogni elemento è inutile, banale ed estremamente noioso, e soprattutto i "riciclaggi" risultano di scarso spessore e di interesse nullo.
O a Tarantino mancavano le idee, oppure non vedeva l'ora di buttare fuori un altro film per far aumentare il numero delle proprie opere, fatto stà che preferivo attendere un suo film per qualche altro anno se l'unico risultato è stato quello di farci vedere la favoletta dell'orrore di seconda serata, dove i cattivi sono assurdi e i dialoghi da mal di stomaco.
Voto con un 6 scarso, tanto per non essere troppo cattivo.

O a Tarantino mancavano le idee, oppure non vedeva l'ora di buttare fuori un altro film per far aumentare il numero delle proprie opere, fatto stà che preferivo attendere un suo film per qualche altro anno se l'unico risultato è stato quello di farci vedere la favoletta dell'orrore di seconda serata, dove i cattivi sono assurdi e i dialoghi da mal di stomaco.
Voto con un 6 scarso, tanto per non essere troppo cattivo.
sabato 20 ottobre 2007
Rumore
A volte mi sento immerso nei rumori, e a volte mi tranquillizza, così non riesco a sentire la confusione dei miei pensieri, ma a volte questo rumore sovrasta tutto, e mi disorienta, mi fa perdere la percezione dello spazio e improvvisamente non riconosco più chi sono e dove sono. Sono istanti, momenti di vuoto, eppure in quei pochi secondi mi sento lontano da tutto ed allo stesso tempo immerso nel caos del tutto, e mi annullo.
Non so da cosa sia dovuta questa sensazione, so solo che è come se il mondo prevalesse su di me, come se per un attimo zittissi ogni mia emozione per ascoltare unicamente il mondo, distaccato.
La voce del mondo è in grado di risucchiare ogni tuo pensiero, di annullarlo, di renderlo insignificante, infondo la tua voce non è che una particella infinitesimale nel suono dell'universo. Allora come è possibile essere veramente ascoltati? C'è forse una buona percentuale delle nostre parole che si annulla in questo caos e si perde nel vuoto dell'indifferenza?
T.M.
Non so da cosa sia dovuta questa sensazione, so solo che è come se il mondo prevalesse su di me, come se per un attimo zittissi ogni mia emozione per ascoltare unicamente il mondo, distaccato.
La voce del mondo è in grado di risucchiare ogni tuo pensiero, di annullarlo, di renderlo insignificante, infondo la tua voce non è che una particella infinitesimale nel suono dell'universo. Allora come è possibile essere veramente ascoltati? C'è forse una buona percentuale delle nostre parole che si annulla in questo caos e si perde nel vuoto dell'indifferenza?
T.M.
mercoledì 17 ottobre 2007
Go


Voto con un 7, solo perchè è uno specchio divertente ma anche serio su quello che ci spaventa e ci attrae allo stesso tempo.
T.M.
lunedì 15 ottobre 2007
L'albatro
Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, indolenti compagni di vïaggio,
Il vascello che va sopra gli abissi amari.
E li hanno appena posti sul ponte della nave
Che, inetti e vergognosi, questi re dell'azzurro
Pietosamente calano le grandi ali bianche,
Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi.
Com'è goffo e maldestro, l'alato viaggiatore!
Lui, prima così bello, com'è comico e brutto!
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco,
L'altro, arrancando, mima l'infermo che volava!
Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
Che abita la tempesta e ride dell'arciere;
Ma esule sulla terra, al centro degli scherni,
Per le ali di gigante non riesce a camminare.
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Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseauz des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.
À peine les ont-il déposeés sur le planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.
Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-guele,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!
Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête e se rit de l'archer;
Exilé sul le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.
Charles Baudelaire
[da I fiori del male]
[traduzione di Giuseppe Cirigliano]
Incomprensibile

Ora invece non sono più convinto di questa cosa; mi sono reso conto che esistono persone che per quanto si parli con loro, sembra non trasmettersi nulla, come se ogni parola rimbalzasse, e ritornasse a te, come se ci fosse solo uno scambio di silenzi, anche se le parole in realtà eistono, ma è come se esaurissero il loro significato appena giungono alle labbra, e l'altro non è in grado di leggere neppure il labbiale per aiutarti, non si sforza nemmeno di guardarti, è come se ti desse costantemente le spalle e ti parlasse sopra con frasi sconnesse che non hanno niente a che fare con quello che dici tu. E' veramente possibile che esistano persone simili? E se sì, dove trovano la forza di allontanare da sè tutti gli sforzi che gli altri fanno per rendersi comprensibili per loro? Sembrano ignorare i bisogni altrui, le emozioni che li circondano, e percepiscono solo le loro, come se avessero uno schermo che le conserva e non ne permette il filtraggio altrui. Sono persone distanti, che forse parlano un'altra lungua, ma che sicuramente nel loro subconscio capiscono la nostra, ma la ritengono troppo noiosa anche solo per ascoltarla.
Allora si può solo restare in silenzio, perchè quello schermo che le separa dalle altre persone è pronto a cambiare colore, e a nascondere anche le emozioni fisiche delle altre persone, cosicchè non serve neppure versare una lacrima, nella speranza che venga notata, perchè in quell'istante non possiamo più essere visti, veniamo immediatamente cancellati, rinchiusi dietro quello schermo, isolati, fino a quando forse le nostre emozioni non potranno più nuocere a nessuno.
T.M.
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