Ho iniziato questo libro all'oscuro di ogni informazione sulla scrittrice; certo conoscevo quello è che considerato il suo capolavoro, "Rebecca, la prima moglie", ma non ero al corrente di nessuna opinione in merito al suo modo di scrivere ed alla sua popolarità.
Inoltre mi sono approcciato a questa nuova lettura dopo un periodo di letture un po' deludenti, e quindi anche abbastanza timoroso di trovare qualcosa che non attirasse a sufficienza la mia attenzione; ma non appena ho iniziato il primo capitolo sono stato catturato da questo splendido romanzo. I personaggi, lo stile, l'ambientazione, l'intreccio, tutti gli elementi che lo compongono hanno risvegliato in me un interesse quasi ossessivo, ed è quindi diventata una di quelle letture che non puoi far a meno di abbandonare, che ogni volta che metti da parte non vedi l'ora di ritornare a recuperare per proseguire la storia.
La vicenda di Rachele ci fa pensare a qualcosa di abbastanza scontato, eppure man mano che si procede con la lettura emergono sempre nuovi elementi che mettono in dubbio quello che pensiamo di credere. Più la storia prosegue e più noi entriamo in un mondo dove i personaggi si scontrano e si fondono, si dividono e si ritrovano, appaiono furbi e poi indifesi, e di nuovo calcolatori, ma forse solo vittime delle emozioni; insomma questi personaggi ci fanno venire il dubbio che non sappiano nemmeno loro da che parte stanno, un po' vittime degli eventi e un po' architetti delle loro storie, come il progetto che viene messo in piedi per ridare un nuovo volto alla casa in cui vivono i protagonisti, una casa ricca di ricordi, eppure bisognosa di tante cure, una casa che vorrebbe restare bloccata nel suo passato ma che allo stesso tempo esige di proiettarsi verso un futuro nuovo, assieme ai suoi inquilini.
Ma come si suol dire, non è tutto oro quel che luccica, e basta mettere un piede in fallo per far crollare ogni apparenza, e ciò che poteva sembrare irrecuperabile diventa assolutamente possibile, come quello che poteva sembrare un veleno per l'anima può essere in realtà solamente un grande affetto a lungo rifiutato.
Questo libro mostra come possiamo credere di vedere ciò che vogliamo, anche quando è perfettamente evidente di fronte ai nostri occhi, l'unico problema è quando decidiamo di accettarlo, buono o cattivo che sia, affrontandolo di petto, senza mettere in mezzo nè il cuore nè la ragione.
Voto con un bel 10, mi sento veramente di considerarla una lettura magnifica.
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