Cosa si prova ad essere capiti? Vedo le mie parole aleggiare
nel foglio bianco, scomposte, disordinate, non credo di comprenderle nemmeno
io. Allora cosa voglio sapere veramente?
Qualcosa si agita dentro di me, e nel suo muoversi pulsante mi sfugge il significato. Osservo da
lontano questi pensieri che turbinano tutto intorno, un mare di parole senza
senso che prende forma per travolgermi. Ma cos'è che mi assale? Quali emozioni cozzano
contro la mia anima inerme?
Rabbia, dolore, angoscia. Ormai non le riconosco più, non so
distinguerle. E forse è questo che mi spaventa. Dal mio comodo angolino osservo
questi pulviscoli che riempiono la stanza, la inondano, sembrano annunciare la
primavera, eppure hanno l'odore della fredda neve d'inverno. La vista resta
annebbiata mentre cerco alla rinfusa qualcosa che continua a sfuggirmi di mano.
Eppure è salda dentro di me una certezza, non voglio perdermi, non in questa
tempesta di sciocchezze, non in questo mare di fumo che cresce solo per
distrarmi dalla mia mèta.
è salda nella
mia mano la bandiera della certezza, eppure non l'avevo vista. è nella mia mano, ma non riesco a farla
svettare alta nel cielo, perché mi appare cadente, inerme nella mia mano, quasi
inutile nella sua debolezza, non sospinta da un alito di vento. Allora la
osservo meglio, e mi rendo conto che non è la bandiera della certezza quella
che stringo con forza, ma la vela del mio coraggio, che presa salda tra le mani,
e alzata vittoriosa, mi può sospingere Oltre. Ora sento di poter saltare,
andare al di là dei miei dubbi, con in mano un paracadute che non è in grado di
salvarmi la vita, ma di alimentare le mie opinioni, quelle stesse che mi hanno
portato a navigare verso il fiume dei miei sogni e delle mie speranze,
risalendo la corrente, a dispetto di tutte le certezze, massi aguzzi che minano
la mia strada contro questo flusso continuo e incessante di opinioni.
Voglio andare alla fonte, quella capace di rivelarmi la
purezza del mio cuore, e bere la sua linfa, solo per scoprire quello che già
sapevo. Voglio lasciarmi illuminare da quel sole che inonda ogni cosa, e sopra
le nubi schernisce quelli là sotto, ignari di tutto, sicuri di ogni cosa.
Non ho certezze, ma ho delle idee, e se voglio davvero farle
contare, forse dovrei chiudere la finestra al mondo per un attimo. E provare a
respirare l'aria d'infinito che ci può essere nel mio angolo di paradiso, perché
non serve comprensione per andare Oltre, ma spesso basta il coraggio.
T.M.
Nessun commento:
Posta un commento