giovedì 31 gennaio 2013

Innocente Illusione

Un sottile torpore, una parvenza di apatia. Ormai il mio corpo sembra scivolare lungo la chiglia dei sentimenti, per farsi trascinare nelle gelide acque di un mare di nulla. Mi ritrovo spento, avvilito, con lo sguardo perso nel vuoto di un giorno che non sembra appartenermi più, di una vita che ho dato in prestito ad un corpo straziato dall'immobilità. Mi sento soffocare, come immerso in un oceano di nulla, faccio lunghi sospiri in cerca di ossigeno, eppure il peso resta, e comprime il mio petto come una pietra che non riesco a mandare via. Davanti a me il vuoto di mille parole che non trovano la giusta collocazione, di pagine scritte su candidi fogli che ne assorbono il significato e le tramutano in silenzi.
Intanto lampeggia il cursore, aspettando una nuova cascata di sentimenti pronti ad annebbiare la mente, a farmi credere di nuovo nella vita, a salvarmi da questo vuoto che è lo schermo di fronte a me, quello specchio con cui continuo a confrontarmi ma che non sa rispondermi, forse per pigrizia, forse perchè non so porre le giuste domande. Allontanarsi non serve, rimango avvinghiato dalla rete di immagini che ammalia la mia mente, quelle sfolgoranti scene di un impossibile futuro, un'idilliaca perfezione che comincia a logorare ogni mia certezza, senza che io me ne renda conto. 
Parole, immagini, libri, film, tutta una congiura che imprigiona la mia anima, e io ne sono il custode, che sogghigna contento alla sua preda in gabbia, ignaro del veleno che somministra proprio a se stesso. E così resta cieco all'immagine di un fin troppo prossimo futuro, in cui i suoi stessi occhi lo guarderanno, e non saranno più lacrime quelle che scorreranno, ma pura e semplice amarezza per non aver saputo volgere lo sguardo verso una finestra aperta alle proprie spalle invece che alla cella del suo cuore.

T.M.

giovedì 24 gennaio 2013

La diva Julia

Si può solo rimanere affascinati da questo romanzo. E' l'immagine della perfezione racchiudendo in sè la saggezza, l'ironia, un'incredibile evocazine di immagini e sentimenti, che ne fanno un'opera assolutamente impeccabile. Julia è un personaggio affascinante, talmente forte, ed allo stesso tempo fragile, che potrebbe essere ogniuno di noi, nessuno escluso; e sta in questo la forza del libro, il cogliere la versatilità di un personaggio che vuole essere sè stesso, ed allo stesso tempo tutti. Julia non si affanna ad essere perfetta, ma non si adatta nemmeno a non esserlo, ogni sua mossa è calcolata, anche se non sembra, e tutto quello che succede nel romanzo segue un tracciato ben preciso che Julia comunque conosce dentro di sè, e forse nega ogni tanto, ma alla fine sa accettarlo, perchè sa come adeguarvisi. Julia non sa lasciarsi andare alla disperazione, nè alla pazza gioia, perchè la sua gioia è comunque intima e personale, ed anche se traspare dalle piccole cose che essa si concede comunque queste fanno parte di un quadro architettato per essere assolutamente perfetto. 
In poche parole JULIA è perfetta, di una tale perfezione ricca di mille imperfezioni, come lo sono molte opere d'arte, ma non per questo vengono svalutate, anzi, ogni singolo difetto, all'interno della composizione, sembra assumere un significato, anche quando non ce l'ha! E Julia è coscente di questo, ogni cosa andrà al suo posto, perchè quando il suo pubblico la vedrà di nuovo in scena sarà lei a decidere cosa apparirà...e cosa no!
Un romanzo eccezionale, del quale ci si può solo innamorare. 
9,5

T.M.

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