Eppure abbiamo l'impressione di aver toccato almeno una volta, con un dito, quella felicità che vorremmo per sempre nostra, ma ce lo siamo dimenticati, e nonostante resti il desiderio di raggiungerla, rimaniamo bloccati, a fissare il buio dietro le nostre palpebre chiuse, in un sonno che sembra consolarci, e invece ci uccide lentamente.
Arriverà allora il principe, a salvarci, a realizzare i nostri sogni, a prenderci per mano, e a dirci "so chi sei"?
Chi sono? Chi siamo? Non lo so nemmeno io, ma qualcuno deve saperlo, perchè forse, vedendomi da lontano, ha cominciato a cercarmi, e smarrendo la strada più volte un giorno la ritroverà, e arriverà da me, e mi aiuterà ancora ad aprire i miei occhi.
T.M.
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